"L'annuncio del Miur di un nuovo concorso per le scuole di specializzazione in medicina, con una unica graduatoria nazionale e un miglioramento della logistica attraverso un'aggregazione territoriale delle sedi di concorso, è per noi una buona notizia, che potrebbe diventare migliore se fosse accompagnata dalla laurea abilitante”. Lo affermano Fp Cgil Medici, Cisl Medici e Uil Fpl Medici.
Un'iniziativa "ottima - hanno aggiunto i sindacati - se l'accesso dei medici alla formazione specialistica, compresa la medicina generale, partisse dalla definizione prioritaria del fabbisogno del personale medico nel Ssn necessario per garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini, con un aumento dei posti disponibili”.
Per i segretari nazionali di Fp Cgil Medici e Cisl Medici,
Massimo Cozza e
Biagio Pappotto, e il coordinatore nazionale della Uil Fpl Medici,
Roberto Bonfili, “i luoghi dove va effettuato il test devono essere il minor numero possibile, al fine di evitare inaccettabili differenze di controllo da parte dei commissari. I luoghi della formazione, certificati, devono essere individuati nell’ambito dei servizi del Ssn, e non solo all’interno dei Policlinici, per consentire una maggiore formazione sul campo, e più esperienza pratica al medico in formazione".
"Le Regioni o Aziende individuate nel percorso formativo delle specializzazioni dovranno inoltre partecipare con un incremento delle borse di studio. Le stesse proposte sono da applicare per la formazione e l'accesso dei medici veterinari e dei dirigenti sanitari, a partire dalla retribuzione delle scuole di specializzazione. Questi i contenuti principali - hanno concluso i segretari nazionali di Fp Cgil Medici e Cisl Medicidi - di una lettera che oggi abbiamo inviato alla Ministra del Miur Valeria Fedeli”.