Il blocco delle assunzioni ha costretto molti professionisti a cercare lavoro in Regioni diverse da qualla di origine. In particolare in Campania però, i risparmi di spesa derivati dal blocco non hanno dato gli esiti sperati e molte strutture ospedaliere hanno fatto ricorso a personale impiegato con contratti a termine stipulati con agenzie per il lavoro temporaneo.
In questo senso
Marcello Taglialatela, Fabio Rampelli, Edmondo Cirielli, Ignazio La Russa, Giorgia Meloni, Bruno Murgia, Gaetano Nastri, Giovanna Petrenga, Walter Rizzetto, Achille Totaro (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale) hanno chiesto al question time alla camera al ministro Lorenzin quali iniziative intenda assumere il Governo, attraverso il commissario
ad acta per il piano di rientro,
perché non si faccia più ricorso da parte delle strutture mediche e ospedaliere della Campania al lavoro in somministrazione e queste, a fronte di carenze di personale, ricorrano all'assunzione di chi è iscritto nelle graduatorie dopo regolari concorsi.
Ecco la risposta del ministro Beatrice Lorenzin
“Ringrazio gli onorevoli interroganti perché mi consentono di
illustrare, in questa sede, le diverse misure che, come ministro della salute, ho fortemente voluto per pervenire al definitivo superamento delle condizioni di precariato in cui ha operato, per troppi anni, il personale sanitario a causa dei ben noti vincoli assunzionali.
Mi riferisco, innanzitutto, alla
legge di stabilità per il 2016 che ha previsto un piano straordinario di assunzioni nel Servizio sanitario nazionale, riservate, nel limite massimo del 50% fissato dalla giurisprudenza costituzionale, al personale precario.
Al proposito, segnalo che lo schema di decreto di riforma del Testo unico del pubblico impiego, approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 febbraio u.s., ha previsto,
per l’espletamento delle richiamate procedure concorsuali straordinarie, un’ulteriore proroga di un anno rispetto a quella già prevista dall’ultimo decreto c.d.
milleproroghe, fissando, pertanto,
il termine del 31 dicembre 2018 per la loro indizione e quello
del 31 dicembre 2019 per la loro conclusione.
Non ci siamo, però, fermati ai soli interventi di carattere straordinario, nella consapevolezza che il personale del Servizio Sanitario Nazionale meriti interventi non occasionali ma strutturali; ecco perché ho chiesto ed ottenuto che nella
legge di bilancio 2017 venisse vincolata, nell’ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale,
una quota pari a 75 milioni di euro per l’anno 2017 e a 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018, per fare fronte agli oneri derivanti dai processi di assunzione e stabilizzazione del personale sanitario.
Ricordo, infine, che nel senso, peraltro auspicato dagli stessi Onorevoli interroganti, di
utilizzare le graduatorie ancora valide per l’assunzione di personale, si pone la disposizione, contenuta nel già richiamato decreto c.d. milleproroghe per l’anno 2017,
che ha prorogato, fino al 31 dicembre 2017, l’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato,
“ferma restando la vigenza delle stesse fino alla completa assunzione dei vincitori…”.
Con specifico riferimento alla
Regione Campania devo preliminarmente rammentare che la stessa, dal 1 gennaio 2015, non è più sottoposta al blocco automatico del turn over ai sensi art. 1, comma 174, della legge n. 311/2004.
Peraltro, da quando sono ministro, la Struttura Commissariale, con ben 3 decreti (e precisamente con i decreti commissariali n. 29/2015, DCA n. 30/2015 e DCA n. 6/2016), ha autorizzato circa 2.800 assunzioni di personale; a queste devono aggiungersi altre 500 assunzioni derivanti dallo sblocco del turn over 2016 che saranno a breve autorizzate con un decreto commissariale di imminente adozione.
Tuttavia, a tutt’oggi, a causa dei
ritardi da parte della Regione Campania nell’avvio e nell’espletamento delle procedure concorsuali, sono state immesse in servizio solamente 870 unità di personale, meno di un terzo di quelle già autorizzate”.