Il Documento di economia e finanza prevederebbe altri 2,8 miliardi di euro da stanziare per il pubblico impiego, settore statale e non statale, per arrivare ad un aumento contrattuale medio di 85 euro con i rinnovi 2016-2018. Secondo quanto riportato dall'
Ansa, questa sarebbe una delle misure contenute in una bozza del Def, che oggi verrà esaminato dal Consiglio dei Ministri.
Si farebbe, inoltre, anche una previsione degli eventuali oneri per di un prossimo rinnovo: 2,3 miliardi per il 2019 e 4,6 per il 2020. Le risorse finora disponibili, dopo quanto messo a punto con la legge di Bilancio 2017, consentono di attribuire, si spiega nelle bozza del Def, un beneficio medio di circa 35,9 euro mensili.
Per centrare gli 85 euro di incremento stabiliti
nell'intesa con i sindacati del 30 novembre scorso occorrono, si calcola, 1,6 miliardi per il pubblico impiego del settore 'Stato', una posta da inserire nella prossima legge di Bilancio (fin qui si era parlato di una cifra più bassa, intorno a 1,2-1,3 miliardi). Altri 1,2 miliardi servirebbero per il settore 'Non Stato', da stanziare nei bilanci locali e degli altri enti.