Roma, 11 apr - “Ad oggi gli italiani affetti da epatite C sono circa 2 milioni, ma quelli che hanno potuto curarsi con il nuovo farmaco innovativo Sovaldi immesso sul mercato sono stati solo il 2%. E questo a causa della trattativa scellerata che l’Aifa ha condotto con la società che produce il farmaco, oggi venduto a 41.400 euro + iva per l’intera cura. Il ministro Lorenzin non ha nulla da dire su questa situazione?”. A chiederlo, in un’interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, è la senatrice M5S
Paola Taverna.
“L’Aifa, con l’allora direttore generale Luca Pani - continua Taverna-, ha condotto una trattativa opaca e addirittura secretata, che ha chiuso la negoziazione a prezzi scandalosi e su cui oggi indaga la Procura di Pavia con l’ipotesi di truffa ai danni del servizio sanitario nazionale. Il ministro, il cui dicastero controlla l’Aifa, non ritiene che una trattativa del genere abbia prodotto un abuso di posizione dominante da parte della Gilead?”.
“Ma soprattutto, alla luce del fatto che ogni mese muoiono più di 1000 persone per epatite C, com’è possibile che il Ministero abbia accettato per una cura efficace e ben standardizzata un doppio regime di prescrizione, pubblico e privato, che porta a un’ulteriore differenza di prezzo?” conclude Taverna.