Martedì 4 aprile Uldm, insieme ad Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), Viva La Vita Italia Onlus, Famiglie Sma (Genitori per la ricerca sull’atrofia muscolare spinale), ConSLAncio Onlus, Asamsi (Associazione per lo Studio delle Atrofie Muscolari Spinali Infantili) e molte altre Associazioni sarà a Roma con una propria delegazione per protestare contro il taglio di 50 milioni di euro al Fondo per le Non Autosufficienze (Fna), che passa da 500 a 450 milioni.
Le forbici sono calate anche sul Fondo per le Politiche sociali, che da 313 passa Vita indipendente, ma anche asili nido e misure per la prima infanzia, misure di contrasto alla povertà: questi tagli colpiscono pesantemente le famiglie. Per quanto riguarda l’FNA, in particolare quelle che devono assistere a domicilio una persona non autosufficiente, tradendo lo scopo con cui è nato il Fondo cioè garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali. La richiesta di Uildm e delle altre associazioni al Governo è di intervenire per incrementare il Fondo per le Non Autosufficienze, anziché di impoverirlo.
Uildm invita i propri associati e tutti coloro che ne condivido l’azione a partecipare alla manifestazione, che rimane aperta a tutti i cittadini e a tutte le associazioni. Il Camn, Coordinamento Associazioni Malattie Neuromuscolari, e tutte le associazioni che lo compongono hanno già aderito. a 99 milioni.
"L’allargamento della platea dei beneficiari e il non adeguamento del Fondo sono una criticità che compromette la possibilità di una più soddisfacente qualità della vita di tutte le persone con disabilità motoria grave e non solo. – spiega il Presidente nazionale Uildm,
Marco Rasconi - Negli anni lo sviluppo degli strumenti medici ha permesso un allungamento della speranza di vita e un miglioramento delle condizioni fisiche delle persone che rappresentiamo. Tale sviluppo deve però andare di pari passo con un investimento sociale che sostenga questi strumenti e garantisca un buon livello di vita a tutte le persone con disabilità. Ci auguriamo che la nostra voce possa permettere uno scatto culturale verso un paese sempre più inclusivo".
Lorenzo Proia