Proseguono in commissione Affari costituzionali al Senato i lavoro sul decreto Milleproroghe. Nella seduta di ieri sono state dichiarate "improponibili" circa la metà delle proposte di modifica presentate. Tra queste, quelle delle Regioni fatte proprie da Forza Italia con le quali si chiedeva di proseguire per tutto il 2017 il taglio, in atto dal 2011, dei fondi accessori del contratto nazionale dei medici e dei dirigenti sanitari. Una presa di posizione, questa, sonoramente
bocciata dall’Intersindacale della dirigenza medica e sanitaria (Anaao Assomed – Cimo – Aaroi-Emac – Fp Cgil Medici E Dirigenti Sanitari - Fvm – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) –
Cisl Medici – Fesmed – Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Medici) che aveva gridato alla "rapina a mano armata".
Prosegue invece il suo iter l'emendamento che intervengono sulla stabilizzazione dei precari dell'Istituto superiore di Sanità. Più in particolare, si tratta della
proposta bipartisan 1.22 a prima firma
Emilia Grazia De Biasi (Pd), nella quale si propone per il triennio 2017-2019 la possibilità per l'Istituto di bandire procedure concorsuali, per titoli ed esami, per assunzioni a tempo indeterminato di personale non dirigenziale, per 230 unità complessive, al fine di favorire una maggiore e più ampia valorizzazione della professionalità acquisita dal personale con contratto di lavoro a tempo determinato.
Lo stesso emendamento, era stato presentato e
bocciato nei giorni scorsi in commissione Lavoro alla Camera in merito all'esame del Dl coesione sociale.
Qui tutti gli emendamenti giudicati "improponibili".
Giovanni Rodriquez