“Non si può ignorare il fatto che nei Centri italiani di Pma giacciano migliaia di embrioni congelati e abbandonati – circa 7mila –, che potrebbero rappresentare la felicità per una coppia che non riesce ad avere figli, ma che rischiano di morire ineluttabilmente. Con il passare del tempo, infatti – prosegue Palagiano – si riducono le
chancedi vita degli embrioni crio–conservati e la loro possibilità di annidarsi in utero”.
“Nel testo all’esame della Commissione ho innanzitutto proposto di rendere operativa la bio-banca dell’Ospedale Maggiore di Milano, creata proprio per ricevere gli embrioni in stato di abbandono provenienti da tutte le regioni d’Italia, e che, nonostante sia costata oltre 400mila euro, ad oggi risulta ancora inutilizzata. Nella seconda parte della legge – continua l’esponente dell’Idv – ho delineato le modalità di adozione di questi embrioni ed i requisiti per le coppie che desiderano accedervi”.
“Mi auguro che quello che si definisce il ‘partito della vita’ si dimostri sensibile a questo problema ed affronti con coerenza un aspetto, eluso dal nuovo assetto della legge 40 dopo le sentenze della Consulta, non più trascurabile: quale sarà il destino degli embrioni soprannumerari se, come stabilito in Italia, non potranno essere utilizzati per la ricerca scientifica. L’Italia – conclude Palagiano – non può diventare il più grande deposito di embrioni del mondo. E, se è vero, come sostiene questa maggioranza, che sono già vita, agiscano di conseguenza”.