Il Sindacato dei Medici Italiani valuta positivamente l'approvazione al Senato del ddl sulla responsabilità professionale, e l'importante ruolo svolto in tale senso dal deputato e responsabile della sanità del Pd,
Federico Gelli e dal senatore
Amedeo Bianco, tuttavia rivolge un invito a chiudere ancor più celermente l'iter alla Camera.
Per
Mirella Triozzi, vice segretario generale Smi, "il ddl è un piccolo, ma importante, passo avanti nella tutela dei medici e dei cittadini dai casi di malasanità".
"Un primo tassello - continua - in una più generale 'messa in sicurezza' della nostra sanità pubblica. Un sistema sempre più assediato da disorganizzazione e malapolitica, come dimostra anche il recente caso di Nola, dove i medici erano costretti a lavorare in condizioni disastrose: chiari i rischi per i pazienti, ma anche per i professionisti sui quali sarebbero ricadute le eventuali denunce in caso di incidenti e disservizi".
"Da anni - spiega Triozzi - siamo sommersi da inchieste, spesso, troppo spesso, per problemi non legati al nostro operato, ma per ragioni strutturali: tra tutte il sotto finanziamento della sanità, i tagli, e quindi il ridimensionamento del personale".
"Un contenzioso giudiziario enorme - conclude - che spesso porta a processi lunghi e costosi, che minano la serenità professionale dei medici, che non garantiscono l'accertamento della verità e la soluzione dei veri problemi che colpiscono la sanità pubblica. Ora si faccia presto alla Camera e si chiuda l'iter con l'approvazione definitiva: da troppi anni attendiamo questo primo provvedimento che possa permettere di mettere in sicurezza le cure degli italiani".