“Stop all’overdose di zuccheri e acidi grassi che le grandi corporation dell’industria dolciaria, e in generale alimentare, somministrano ai consumatori, in primis ai bambini, che, tra merendine e snack di ogni sorta, sono il bersaglio preferito del marketing aziendale. Una politica industriale alla base di obesità infantile e distruzione degli ecosistemi, come dimostra il caso dell’olio di palma, e che pertanto Governo e istituzioni sono chiamati a regolamentare al più presto in virtù del principio di precauzione e a tutela di ambiente e salute pubblica”. Così i deputati del M5S
Massimiliano Bernini,
Mirko Busto e
Chiara Gagnarli a margine del voto della mozione 5stelle su un’alimentazione sana e sostenibile approvata in Aula alla Camera.
“Con la nostra mozione impegniamo il Governo, questo o quello che verrà, a rispettare i limiti di zucchero indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in una quota massima del 5% al giorno contro quella del 25% indicata dal ministro della Salute, Lorenzin. È ora d’inserire nell’agenda politica la riconversione dei sistemi produttivi verso un’alimentazione sostenibile in grado di combattere in Italia l’aumento di sovrappeso e obesità, soprattutto infantile (oltre il 23% dei bambini tra i 9 e gli 11 anni è in sovrappeso e il 13% è obeso), e tutti gli altri disturbi connessi (diabete, malattie cardiovascolari ecc.) legati al consumo eccessivo di zucchero e di carni rosse, soprattutto lavorate, dichiarate ‘potenzialmente cancerogene’ dall’Oms e l’uso di olio di palma", spiegano.
"Tra le altre proposte 5stelle, sostituire progressivamente l’olio di palma, dannoso per salute e ambiente in quanto ricco di grassi saturi e contaminanti tossici derivati dalla sua lavorazione, con altri oli vegetali nazionali (semi di girasole, olio d’oliva ecc.); promuovere un'educazione alimentare a scuola e con spot pubblicitari; offrire la scelta di un menù vegetale nelle mense pubbliche e, in quelle scolastiche, pasti e merende a base di prodotti biologici e a Km zero (in primis frutta, verdura e cereali), ritornando così alla famosa piramide alimentare alla base della Dieta Mediterranea, patrimonio mondiale dell'Unesco”, concludono i deputati del M5S.