Il Comitato “Generazione precari della Sanità” – Sicilia “apprende con estremo disappunto del respingimento dell’emendamento 59.40, presentato dall’On.
Filippo Crimì, da parte della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati”.
“In attesa di ricevere spiegazioni – sottolinea il Comitato in una nota - sull’accaduto da parte dei deputati nazionali Siciliani che hanno sottoscritto il medesimo emendamento, registriamo l’ennesima battuta di arresto anche a fronte di una soluzione emendamentale, proposta dal Comitato “Generazione precari della sanità siciliana”, che avrebbe messo un punto – a costo zero - al travaglio delle centinaia di medici e di operatori sanitari vincitori ed agli idonei di concorso a tempo indeterminato, le cui graduatorie sono prossime alla scadenza il 31 dicembre 2016. L’approvazione di tale emendamento, oltre che a “sanare” le posizioni dei “precari storici” della sanità delle Regioni in Piano di Rientro, avrebbe gettato le basi, a cascata, per il varo di nuovi concorsi, previa definizione della rimodulazione delle reti assistenziali”.
“Tale occasione mancata – si rileva - incrementa l'amarezza dei portatori di interesse, poiché si aggiunge all’inconsistenza, ormai “certificata”, della politica regionale siciliana, in particolare dell’Assessore regionale della Salute. Infatti, il Comitato registra come, per l’ennesima volta, la road map annunciata per la condivisione con tutti i portatori di interessi (direttori generali, sindacati, commissione tematica dell’Assemblea regionale siciliana, ecc) della nuova proposta di rimodulazione della rete ospedaliera sia stata disattesa. Prevale, dunque, la tattica del “prendere tempo”, come se il tempo e le vite di migliaia di professionisti con contratti a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato, o atipici e libero-professionali, che reggono le sorti della sanità siciliana, non abbia valore.
“Non ci si rifugi dietro le semplici proroghe delle graduatorie, ma si diano immediate certezze ai vincitori ed agli idonei di concorso a tempo indeterminato. Chiediamo che i contenuti dell’emendamento 59.40 vengano interamente recuperati dal Governo nel passaggio al Senato della Repubblica” dichiara infine il Comitato.