Non appaiono stupiti i deputati del M5S dei risulti emersi dal recente sondaggio Doxa, che vede il 96% degli italiani poco informati sulle ricadute che il voto del 4 dicembre potrebbe avere sulla salute dei cittadini. Solo poco più di un italiano su 10, secondo questa indagine, sarebbe informato sul contenuto del Titolo V della Costituzione.
I pentastellati puntano il dito contro il presidente del Consiglio e contro la poca informazione: “Questa - hanno comunicato in una nota - è la conseguenza della personalizzazione del referendum da parte di
Renzi che fin dall’inizio, ha banalizzato il dibattito limitandosi a slogan e trasformando un tema così importante in un’arena. A sua volta, l'informazione pubblica è stata estremamente carente, non realizzando una campagna informativa realmente basata sui contenuti”.
I deputati del M5S sostengono che il tema della salute merita una menzione speciale all’interno del dibattito sul referendum: “dalle file del governo continuano a usare il nesso tra le riforme e il diritto di salute: un approccio tanto superficiale quanto ingannevole. La ripartizione delle competenze in materia sanitaria - hanno sottolineato in commissione Affari Sociali - resterà eccome, contrariamente a quanto dichiarano
Lorenzin, Boschi e compagnia bella. Aggiungiamo che gli ultimi governi, e quello di Renzi in particolare, hanno adottato politiche volte a indebolire il nostro Sistema Sanitario Nazionale, così da favorire sempre più l’espansione del privato”. I pentastellati, dunque, non fanno sconti a nessuno, né al governo attuale, né a quelli che lo hanno preceduto.
“Lo scaricabarile sulle Regioni, che pure in alcuni casi hanno pesanti responsabilità – hanno aggiunto - è assolutamente pretestuoso perché questo esecutivo in tre anni ha assestato colpi pesantissimi al diritto alla salute in alcuni casi, mentre in altri non ha mai dato seguito agli annunci, sport nel quale Lorenzin eccelle, su presunte rivoluzioni nella sanità. Menzogne, quelle di esponenti del governo e della maggioranza - hanno concluso - tanto più indegne perché fanno leva sulla salute e sui malati. Soltanto questo basterebbe per opporsi a questi disinvolti demolitori del SSN”.