"Legalizzare la cannabis significa autorizzare i nostri giovani a far del male a se stessi, avviandoli, se non spingendoli, sulla strada di una dipendenza nociva, destinata a compromettere la loro salute negli anni futuri. Se è questo che desiderano i promotori della proposta, non credo proprio che le famiglie li sosterranno". Lo ha detto il vicepresidente della commissione Bilancio del Senato, Andrea Mandelli (Fi), a margine del convegno 'Cannabis, non è mai leggera'.
 
"Le controindicazioni nell'utilizzo della cannabis sono tali e tante da stupirsi che la proposta possa anche solo essere presa in considerazione. Penso, ad esempio, ai comprovati disturbi mentali nei giovani che assumono questa sostanza stupefacente nell'età dello sviluppo. Tutto questo, senza peraltro che si possa nemmeno sperare di rendere la vita difficile alla criminalità organizzata. Questo è uno dei rari casi in cui non c'è da valutare pro e contro, semplicemente perché i pro non ci sono", conclude.

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