La
Fnomceo esprime il “proprio il consenso rispetto ai contenuti del piano nazionale della cronicità, recentemente licenziato dal Ministero della Salute, nel quale sono state recepite le osservazioni presentate dalla Federazione”.
In una nota la Federazione evidenzia come “l’estensione a tutto il territorio nazionale del Chronical Care Model, dopo le esperienze della Toscana e della Lombardia, rappresenta un’adeguata modalità di affrontare l’emergenza della cronicità, in una logica di valorizzazione delle esperienze territoriali e di integrazione con la realtà ospedaliera. Una rete di integrazione tra ospedale, cure intermedie e territorio e tra le diverse professionalità al servizio del cittadino - che valorizzi le peculiarità e le distinte competenze - rappresenta il paradigma dello sviluppo di una sanità pronta ad affrontare le nuove sfide.
La professione medica offre la sua piena disponibilità”.
“Ora – rimarca però la Fnomceo - sta al Governo e alle Regioni sviluppare una strategia di investimenti sui professionisti, le strutture e l’organizzazione, per non trasformare un progetto entusiasmante in uno sterile libro dei sogni”.