Impegnare il Governo a promuovere, in maniera urgente, adeguate politiche, omogenee su tutto il territorio nazionale, che contribuiscano da una parte a prevenire la malattia e, dall’altra, a garantire pienamente la qualità della vita delle persone affette da incontinenza, nel rispetto della dignità umana e dei livelli essenziali di assistenza: è questo in sintesi l’obiettivo che si pone la mozione, a prima firma da
Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR), presentata insieme ai colleghi
De Biasi,
D’Anna,
Romano,
Bianconi,
Liuzzi,
Zizza e
Rizzotti.
“La mozione - spiega il sen. D’Ambrosio Lettieri - segue il ddl già depositato in Senato che recepisce il lungo e approfondito lavoro che si è svolto con la Fincopp, ed è il frutto di un impegno bipartisan con i colleghi della Commissione Sanità e della presidente De Biasi che hanno inteso affrontare un argomento di grande rilevanza pubblica. Nelle more della calendarizzazione del ddl – che mi auguro tempestiva – abbiamo inteso accelerare i tempi con la mozione per impegnare il Governo ad attuare le disposizioni previste nella proposta legislativa”.
La mozione, infatti, sollecita il governo “a disciplinare le tipologie, i criteri e le modalità degli interventi dello Stato in materia, nel rispetto delle competenze regionali e con il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti e delle società scientifiche e a favorire lo sviluppo di un sistema integrato di cura, assistenza, riabilitazione e rieducazione delle persone affette dalla patologia, che sia efficace, equo, omogeneo e liberamente accessibile sull’intero territorio nazionale. Un sistema che preveda la istituzione di Reti Regionali di Centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’incontinenza suddivisi in primo, secondo e terzo livello - in relazione al grado di intensità e problematicità della patologia – in modo di garantire ai pazienti una omogeneità e accessibilità delle cure e un’adeguata appropriatezza nell’erogazione delle prestazioni”.
Non solo. Il Governo è impegnato “a prevedere specifici finanziamenti adeguati a consentire l’erogazione e/o il potenziamento dei servizi resi ai pazienti; a prevedere un’adeguata informazione e formazione dei pazienti incontinenti attraverso la realizzazione di un'apposita campagna di educazione sanitaria, con finalità formative e informative, da realizzarsi anche con il supporto professionale dei farmacisti esercenti presso le farmacie operanti sul territorio nazionale. La rete delle farmacie, in qualità di presidio socio sanitario, infatti, potrebbe svolgere una funzione determinante per formare e informare i pazienti affetti da incontinenza”.
“L’incontinenza”, sottolinea il senatore dei Cor, “è una patologia molto diffusa, ma ancora poco conosciuta, di cui spesso ci si vergogna e che può incidere pesantemente, se non affrontata adeguatamente, sulla qualità della vita di chi ne è affetto”. Il disturbo della incontinenza coinvolge attualmente, nel nostro Paese, più di 5 milioni di persone, soprattutto donne (il 60%) anche giovanissime e riguarda un bambino di 7 anni su dieci.