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QS Edizioni - mercoledì 27 novembre 2024

Governo e Parlamento

Bocconi avvelenati. Nuova ordinanza del Ministero della salute, modificate le procedure per l’attivazione dell’allerta

immagine 18 luglio - Altre novità sono legate all’allineamento con il Regolamento CE n.528/2013, entrato in vigore a settembre 2013, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso di biocidi. Sono stati, infine, specificati nel dettaglio i compiti dei soggetti coinvolti a vario titolo, fornendo la modulistica necessaria per le procedure operative armonizzate su tutto il territorio. L'ORDINANZA
Lo scorso 16 luglio 2016 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 165, Serie Generale, la nuova Ordinanza ministeriale “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” del 13 giugno 2016. I contenuti dell’ordinanza, le cui necessità ed urgenza sono dettate dalla persistenza di numerosi episodi di avvelenamento ai danni di animali domestici e selvatici, riproducono quelli della precedente Ordinanza del 10 febbraio 2012, aggiornandoli a seguito del cambiamento della normativa comunitaria in materia.
 
In particolare, oltre ad una nuova rubricazione degli articoli, le modifiche sostanziali rispetto alle regole precedenti riguardano l’ottimizzazione del procedimento di segnalazione per l’attivazione delle procedure di allerta da parte delle autorità competenti e le attività degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali quali accertatori del presunto avvelenamento. Altre novità sono legate all’allineamento con il Regolamento CE n.528/2013, entrato in vigore a settembre 2013, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso di biocidi.
 
Sono stati, infine, specificati nel dettaglio i compiti dei soggetti coinvolti a vario titolo, fornendo la modulistica necessaria per le procedure operative armonizzate su tutto il territorio.
 
L’adozione delle precedente ordinanza aveva già consentito di controllare maggiormente il fenomeno, portando ad una consistente riduzione degli episodi di avvelenamento. Nonostante ciò, il ripetersi di casi di avvelenamento e morte di animali domestici, episodi accertati dagli Istituti Zooprofilattici, a causa di esche e bocconi avvelenati abbandonati, che rappresentano un rischio anche per le persone e l’ambiente, hanno portato il Ministero a confermare e rivedere in parte le misure di salvaguardia e prevenzione che avranno efficacia 12 mesi dalla data di pubblicazione. 
18 luglio 2016
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