"Per la categoria dei medici, dipendenti o convenzionati del Ssn questo disegno di legge suona come una assoluta rivoluzione rispetto al sistema attuale, dove a fronte dell’altissimo rischio di vedersi imputata una responsabilità, fa riscontro un’altissima percentuale dei casi, quasi il 90%, di iter senza seguito da parte delle compagnie di assicurazione. In parole povere, ciò significa comunque alti costi di gestione che continuano a far salire verso l’alto i premi delle assicurazioni stesse". Così il presidente nazionale dello Snami,
Angelo Testa, è intervenuto in audizione in commissione Sanità al Senato sul ddl responsabilità professionale.
"Infatti - prosegue Testa - la denuncia di sinistro, di per sè, ha il potere di generare in ogni caso una serie di costi che vanno a gravare sui bilanci delle compagnie che sono costrette per legge a porre a riserva prudenziale notevoli cifre in uscita. Oltre a ciò si aggiungono naturalmente i costi imputabili alla gestione dei sinistri stessi e del contenzioso che generano. Questo circolo 'vizioso' ha avuto, e continua ad avere, la forza di alimentare pratiche poco ortodosse di medicina difensiva a danno del Ssn, per esami e accertamenti superflui, e di conseguenza in danno per la collettività. In tutto ciò, il testo di ddl rappresenta certamente uno strumento di tutto rilievo anche a beneficio delle Compagnie di Assicurazione, che vedrebbero, come innanzi detto, depotenziati i motivi di conflitto e conseguentemente la serie di oneri derivanti dall’apertura di sinistri che, seppure destinati a essere posti senza seguito, causano pesanti oneri gestionali e spese legali inutili".
"Tutte queste considerazioni e criticità sono state da noi espresse - conclude il presidente dello Snami - anche formalmente per iscritto, nel corso dell’audizione della commissione igiene e sanità del Senato con l’intento che vengano recepite nell’interesse di tutti".