Non piace al sindacato autonomo la gestione in seguito al decreto taglia esami "e tutte le parole rassicurative e le indiscrezioni che continuano a girargli intorno" come affermano in una nota.
"Questo buonismo dominante - sostiene
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - che ad arte viene fatto girare intorno al cosiddetto decreto appropriatezza, non ci appartiene. Il “vogliamoci bene” e le “grande aperture” del Ministro a rivisitare la norma, il far circolare insistentemente la voce che non ci saranno sanzioni per i Medici e, come ciliegina sulla torta, sostenere che “di fatto il decreto è sospeso, sono a nostro giudizio percorsi pericolosi”. Prendiamo decisamente le distanze così come abbiamo fatto per la precedente puntata della telenovela in cui si sosteneva pubblicamente e ripetutamente in tv che “se necessario e motivato” il Medico poteva prescrivere il colesterolo anche una volta al mese. E’ ovvio che non è assolutamente possibile secondo la attuale norma vigente".
"Sosteniamo ufficialmente - conclude il presidente - che non ci rappresentano posizioni dell’intersindacale che differiscano anche di una virgola dal fatto che il decreto taglia esami venga subito abrogato o modificato attraverso un atto formale. Di concreto c’è che i nostri gestionali di studio sono stati modificati per prescrivere secondo le novità Lorenzin, che le sanzioni sono previste nella legge, che i pazienti devono, per chi può ancora permetterselo, pagare di tasca anche gli esami di routine, che quotidianamente c’è una lotta per far capire che le limitazioni delle prescrizioni non dipendono da noi. Ancora più concreto è che diagnosi e prevenzione stanno prendendo il volo alla stessa stregua delle parole disperse al vento sulle presunte correzioni del decreto taglia esami".
Lorenzo Proia