toggle menu
QS Edizioni - mercoledì 27 novembre 2024

Governo e Parlamento

Fondo sanitario 2017 e 2018. Le Regioni chiedono di fissarlo a 113 e 115 miliardi. E di “assorbire” il loro contributo alla finanza pubblica

immagine 15 febbraio - La richiesta in un documento consegnato al Governo in occasione della Conferenza Stato Regioni dell’11 febbraio scorso. Chiesta anche l’apertura di un tavolo sulla spesa sanitaria e sui costi standard. IL DOCUMENTO.
Si riporta di seguito la parte centrale del documento che le Regioni hanno consegnato al Governo in occasione della Conferenza Stato-Regioni dell’11 febbraio (vedi testo integrale).
 
La Conferenza delle Regioni e Province autonome per senso di responsabilità e nell’alveo della leale collaborazione che consente alle Regioni di essere protagoniste dell’azione di risanamento dei conti pubblici:
 
omissis…
- propone al Governo che i tagli previsti dal comma 680, dell’articolo 1, della legge 208/2015 per l’importo di 3.500 milioni di euro per l’anno 2017 e 5.000 milioni di euro per l’anno 2018 siano assorbiti e contestualmente si attesti il fabbisogno corrente del Servizio Sanitario Nazionale a 113.062 milioni di euro per l’anno 2017 e a 115.000 milioni di euro per l’anno 2018 al fine di garantire i LEA e che tali stanziamenti assorbono il contributo alla finanza pubblica delle regioni per gli anni 2017 e 2018 sia in termini di saldo netto da finanziare che in termini di indebitamento netto per l’importo indicato;
 
- chiede al Governo di rilanciare i lavori dei tavoli sulla spesa sanitaria (anche in previsione del rinnovo del Patto Salute per il triennio 2017- 2019), sull’introduzione dei costi standard, sui tagli alle RSO a legislazione vigente per salvaguardare l’effettiva spendibilità dei trasferimenti per l’istruzione e le politiche sociali; sulla disciplina del pareggio di bilancio per affrontare fin dall’inizio del 2016, gli effetti dell’applicazione della legge 243/2012 dall’esercizio 2017 e la risoluzione urgente delle criticità derivanti dall’impossibilità dell’utilizzo dell’avanzo vincolato e del blocco degli investimenti degli enti territoriali per l’esclusione dal pareggio dal saldo di competenza del fondo pluriennale vincolato; secondo quanto già indicato nel parere della Conferenza delle Regioni e province autonome al ddl stabilità 2016 nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome del 17 dicembre scorso;
 
omissis...
15 febbraio 2016
© QS Edizioni - Riproduzione riservata