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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Governo e Parlamento

Vaccini. La commissione Affari Sociali approva tre risoluzioni. “Rafforzare il sistema vaccinale e più informazione ai cittadini”

di G.R.
immagine 22 gennaio - Le risoluzioni presentate dal Pd, M5s e Sel, alla luce del calo vaccinale denunciato nei mesi scorsi dall’Istituto superiore di sanità, impegnano il Governo a rilanciare il sistema vaccinale puntando molto su trasparenza, ricerca indipendente e capacità di ascolto. Nessun cambiamento sulle norme per l’accesso a scuola per i bambini non vaccinati. I TESTI
La commissione Affari Sociali della Camera nella giornata di ieri ha approvato tre ampie risoluzioni presentate dai deputati del Pd, M5s e Sel, che intervengono in materia di vaccinazioni a pochi mesi dalla denuncia dell’Istituto superiore di sanità di un sensibile calo delle coperture.

La risoluzione Pd impegna il Governo ad attivarsi per “recuperare la flessione delle vaccinazioni contro la polio nella prima infanzia, delle vaccinazioni contro morbillo e rosolia nell'infanzia, ma anche promuovendo campagne di recupero dei non vaccinati tra gli adolescenti ed i giovani adulti per interrompere la trasmissione di queste infezioni nel nostro Paese”. Lo stesso impegno è stato poi ribadito sull’implementazione delle vaccinazioni antinfluenzali.
 
A livello nazionale, l’obiettivo è quello di “rafforzare il sistema vaccinale in autorevolezza, trasparenza, indipendenza, omogeneità, capacità di ascolto e flessibilità”. Spazio anche alla comunicazione “rafforzando la presenza sui social media e in interlocuzione attiva della sanità pubblica con i genitori o i cittadini interessati, oltre che informare attraverso campagne nazionali sulle conseguenze delle malattie contro le quali ci si vaccina e che, erroneamente, vengono considerate non più presenti o non pericolose”.

Infine, quanto ai possibili effetti avversi, viene prevista l’istituzione di un sistema standardizzato di raccolta delle reazioni avverse ai vaccini, “verificate da un'unica Commissione nazionale indipendente che utilizzi i criteri metodologici internazionali”.

La risoluzione del M5s punta, innanzitutto, all’avvio di iniziative che permettano in maniera omogenea, su tutto il territorio nazionale, “una dettagliata informazione ai cittadini per una scelta consapevole e condivisa”. Prima di effettuare ciascuna vaccinazione, viene chiesto ai pediatri di raccogliere “una dettagliata anamnesi dei genitori, dei parenti prossimi e del bambino stesso, considerando tutti i fattori che influenzano la salute di quest'ultimo nella sua globalità”. In tal senso viene inoltre chiesto ai pediatri di accertarsi delle buone condizioni di salute dei bambini prima della somministrazione dei vaccini, anche attraverso la raccolta di una dettagliata anamnesi dei genitori, dei parenti prossimi e del bambino stesso, “considerando tutti i fattori che influenzano la salute di quest'ultimo nella sua globalità”.

Infine, la risoluzione Sel impegna ad un coinvolgimento di tutti i servizi e soggetti interessati “riguardo ai casi di ingresso nelle scuole materne e d'infanzia di bambini non vaccinati”. Spazio anche ad un’omogeneizzazione dei calendari vaccinali di tutta Italia. Inoltre, prima dell'approvazione definitiva del nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale, si chiede un confronto con la comunità medica e scientifica al fine di “verificare l'effettiva congruità del piano e il rapporto tra costi economici e risparmi attesi, anche alla luce dei nuovi vaccini previsti”.

Quanto alle reazioni avverse, nel documento viene previsto l’obbligo di segnalazione da parte del medico. Infine, quanto alla comunicazione, si richiedono “iniziative per prevedere idonee forme di pubblicità e di corretta informazione, volte a garantire ai cittadini un'obiettiva conoscenza delle pratiche vaccinali, i vantaggi sanitari, i rischi della malattie evitabili, le eventuali controindicazioni e il rapporto rischio/beneficio delle vaccinazioni”. 
 
Giovanni Rodriquez
22 gennaio 2016
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