“Dobbiamo continuare a perseguire un progetto di assistenza sempre più incentrato sul territorio e caratterizzato da un approccio pro-attivo sulla gestione delle patologie croniche. E’ necessario continuare ad investire sull’innovazione che dovrà coinvolgere non solo la farmaceutica ma anche quegli aspetti legati alla tecnoassistenza e alla telemedicina in grado di garantire un’assistenza degli anziani sostenibile ma anche equa, continua, capillare e tempestiva. Solo così potremmo affrontare in modo adeguato il fenomeno dell’invecchiamento della nostra società”. Così
Federico Gelli, deputato e responsabile sanità Pd commenta il nuovo rapporto Ocse che indica che nel 2050 il 21% della popolazione mondiale sarà over 60.
“Questo fenomeno - spiega Gelli - pone dei quesiti a cui il nostro Paese deve dare delle risposte in tempi brevi sia in termini di sostenibilità che di nuovi modelli organizzativi a livello sociale. Da un lato si dovrà rafforzare la ricerca medica per ridurre l’incidenza delle patologie degenerative che compromettono l’autonomia dei soggetti, dall’altro si dovrà investire sui modelli urbani, sociali, pensionistici, di aggregazione e di strutture di accoglienza per ottimizzare l’allocazione di risorse ma soprattutto la gestione degli anziani che vanno incontro a disabilità o incapacità di vivere autonomamente. Dobbiamo agevolare l’attuazione di modelli abitativi di cohousing di anziani che, sulla base del concetto di reciproca assistenza, potrebbero ridurre i costi di gestione e assistenza globali ma soprattutto migliorare la qualità di vita degli anziani che spesso vivono una condizione di solitudine e spesso sostenuti dal mondo del volontariato e dell’associazionismo. Da non trascurare, infine, il tema fondamentale legato alla prevenzione. La promozione della salute, di stili di vita corretti, l’attenzione verso l’ambiente in cui viviamo e la promozione degli screening giocheranno un ruolo decisivo nell’organizzazione e nella sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali.
Presenterò un'interrogazione al Ministero della Salute - conclude Gelli - per conoscere le strategie messe in campo dal Ministero per rendere il nostro sistema sanitario sostenibile alla luce di questa proiezione demografica che non ci permette di restare osservatori inermi di fronte a questo fenomeno".