Ogni anno le strutture del Ssn erogano circa 4.600.000 prestazioni odontoiatriche in regime ambulatoriale e 170.000 in regime di day-hospital. Ricevono cure gratuite annualmente 3.000.000 di italiani, per la maggior parte anziani e bambini fino a 10 anni di età. Nonostante questo, ad oggi, ben l’85,9% degli italiani sostiene interamente i costi per questo genere di prestazioni che da sole assorbono quasi la metà della spesa sanitaria privata totale. Sono questi i dati esposti durante la mattinata, presso la sede del Ministero della Salute, all’interno del convegno “Odontoiatria di comunità: criteri di appropriatezza clinica tecnologica e strumentale”, dedicato alla presentazione del settimo volume della collana “Quaderni del Ministero della Salute”.
La pubblicazione di questo “Quaderno” è stata definita “fondamentale” dal
ministro della Salute Ferruccio Fazio, anche perché “storicamente l’odontoiatria è sempre stata poco presente qui al Ministero”. “Noi abbiamo promosso – ha spiegato il Ministro – un Accordo con i libero-professionisti esercenti l’odontoiatria, al fine di dare un’immediata risposta agli accessi alle cure per le fasce più critiche e deboli della popolazione italiana, specie quella degli anziani”. L’Accordo è un patto di collaborazione tra pubblico e privato, “unico nel suo genere per il nostro Paese”, che ha visto la disponibilità di 6.000 studi odontoiatrici di erogare le proprie prestazioni, anche protesiche, a onorari calmierati.
“I Quaderni inoltre – ha proseguito Fazio – mettono un punto fermo sulla questione della qualità, e dunque su come debbano essere fatte le cure odontoiatriche nel nostro Paese. L’odontoiatria, ricordiamo, è l’unico atto sanitario non compreso nei Lea, se non in alcune Regioni, dove lo è unicamente per problematiche di tipo oncologico e per le acuzie. L’Accordo tende ad estendere l’accesso alle cure in base a criteri oggettivi di fragilità, anche economica”.
Si è parlato, infine, di Fondi integrativi, ossia quei fondi che dovrebbero, almeno in parte, coprire le spese totalmente a carico dei cittadini. “Il 20% dei Fondi integrativi – ha concluso Fazio - sono destinati per legge alle cure odontoiatriche e alla non autosufficienza, al fine di aiutare tutte quelle categorie che hanno difficoltà a dotarsi di questo genere di servizi”.
G.R.