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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Governo e Parlamento

Farmaci Epatite C. M5s: “Grave modifica Aifa del meccanismo di rimborso del Sovaldi”

immagine 20 novembre - Si passa dal pay back alla nota di credito sul farmaco innovativo della Gilead, uno dei più importanti per l’eradicazione dell'Epatite C. "Ciò determinerà mancati introiti per le Regioni". Il M5s sul caso presenterà un’interpellanza alla Camera e chiede l’intervento delle Autorità della Concorrenza e Anticorruzione.
“La modifica del meccanismo di rimborso, che passa da pay back a nota di credito, riguardo uno dei farmaci innovativi più importanti per l’eradicazione dell'Epatite C, lede gravemente gli interessi dei pazienti. Con la modifica contrattuale introdotta dalla Determinazione Aifa n. 1.427/2015, la ditta Gilead, di fatto, non restituirà alle Regioni oltre 193 milioni di euro bensì darà solo l’opportunità di acquisire, esclusivamente presso di lei, nuovi trattamenti fidelizzando i centri deputati alla somministrazione del farmaco”. Così i deputati M5s in commissionemAffari Sociali.
 
“Il M5S da mesi che lamenta una gestione dell'Agenzia Italiana del Farmaco che non fa gli interessi del Paese e, quanto accaduto riguardo la rivisitazione delle clausole contrattuali sul pay back del Sovaldi, ne è solo un’ulteriore dimostrazione. Sull’argomento presenteremo alla Camera un’interpellanza urgente, a prima firma Giulia Grillo, per chiedere ai ministri della Sanità e dell’Economia, che dovrebbero vigilare sull'Agenzia, se sono informati della situazione. Riteniamo - aggiungono - che questa modifica al contratto possa ledere gravemente la concorrenza in quanto vincola importanti risorse per acquisire trattamenti che potrebbero essere meno costosi, autorizzati dalla stessa Aifa - tutti i contratti sono secretati, per cui è impossibile avere informazioni certe -. Più volte, senza mai ottenere risposte serie, abbiamo chiesto al ministro Lorenzin di intervenire affinché l'Aifa agisca nel rispetto dei principi di trasparenza e risparmio".

"Chiederemo - concludono i deputati M5s - all'Autorità garante della Concorrenza del Mercato e a quella dell'Anticorruzione di porre fine a questo scellerato modo di gestire un'Agenzia che governa una spesa superiore ai 25 miliardi di euro l'anno”.
20 novembre 2015
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