“Secondo i dati ufficiali Enel relativi all'organico e aggiornati al 2014, soltanto il 3% dei posti è coperto con personale classificato come ‘disabile o appartenente a categorie protette’. Una percentuale inferiore rispetto a quanto previsto dalla legge, che impone di coprire il 7% dei posti tramite reclutamento di personale con disabilità la cui riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%. Chiediamo dunque quali immediate iniziative il ministro del Lavoro intenda assumere per consentire che in tutte le assunzioni in corso e in previsione da parte di Enel si raggiunga la quota di riserva prevista dalla legge”. Così deputati M5S in commissione Affari Sociali e la collega
Dalila Nesci in un’interrogazione, presentata da quest’ultima, rivolta ai ministri del Lavoro e dell’Economia.
“Nell’interrogazione - spiegano - chiediamo anche di verificareche nelle aziende pubbliche siano rispettate, in quanto ad assunzioni, le quote riservate previste dall’3 della L. n. 68/1999. Si tratta di garantire che la legge nonresti lettera morta e che vengano puntualmente applicati i fondamenti costituzionali di eguaglianza, realizzazione della persona umana e rimozione degli ostacoli che ne impediscono il pieno sviluppo. Principi che sono sotto attacco a causa della maggioranza e del governo, che hanno già subordinato il diritto alla salute al pareggio di bilancio”.