Il Ministero della Salute ha contribuito fortemente al successo e alla riuscita dell’Expo condividendone finalità e obiettivi che non si esauriscono nel fortunato slogan ”
Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il lavoro è iniziato molto prima, durante il semestre Ue a guida italiana che ha dato il suo imprinting ai semestri successivi legando strettamente la salute dei cittadini, sia alla corretta alimentazione ma anche a molto altro, mettendo sul tavolo tutti i problemi che i sistemi sanitari devono oggi affrontare: un forte impegno sulla prevenzione, di ogni tipo, per permettere ai nostri sistemi di essere sostenibili e di reggere alla sfida della medicina personalizzata, l’impatto economico dei nuovi farmaci che segnano in campo scientifico un nuovo Rinascimento, mentre le nostre popolazioni invecchiano ed hanno sempre più bisogno di cure e di assistenza. Di qui l’importanza di sostenere la ricerca, di razionalizzare l’assistenza, di eliminare gli sprechi per reinvestire i risparmi nella salute.
Expo ha fatto capire al mondo come ambiente, agricoltura, sanità veterinaria, salute umana, sicurezza alimentare, qualità nutrizionali del cibo, tradizioni sociali e culturali interagiscano strettamente.
La dieta mediterranea, come sapete, è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. E mai come oggi si è capita l’importanza di conoscere e praticare stili di vita corretti, fatti di diete equilibrate, di vita all’aria aperta, di sport, per rimanere in salute e restarci il più a lungo possibile.
Nella Carta di Milano si parla proprio di questo: sicurezza alimentare, cioè alimenti controllati, e sana nutrizione. E’ quanto entrerà nel documento che traccerà l’eredità di Expo. Delegazioni di tutto il mondo hanno partecipato al primo evento internazionale organizzato, con i Nas, sulla sicurezza alimentare e il contrasto alle frodi, tema sul quale siamo capofila; ci siamo confrontati sulle strategie per battere le contraffazioni e salvaguardare un’alimentazione sicura. Sessanta incontri con gli studenti per insegnare loro come si praticano i corretti stili di vita, per combattere l’obesità, e far capire quali siano le cattive abitudini alimentari e che impatto abbiano sullo sviluppo della nostra vita. Con le donne in decine di incontri s’è parlato di gravidanza, allattamento, di prevenzione all’osteoporosi, e molto altro.
IL 27 e 28 di questo mese ad Expo secondo grande evento internazionale: “Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute”. Diete, prevenzione, stili di vita ma anche vaccini, malnutrizione, agricoltura, aiuti sanitari e tecnologici ai paesi in via di sviluppo. Due giorni di dibattito, una lunga serie di incontri bilaterali per sviluppare intese e accordi di collaborazione sulla sanità, la sicurezza degli alimenti, la cura delle persone. Stretti contatti con i paesi dell’area mediterranea, così come deciso in ambito G7 al vertice di Berlino.
E, due giorni fa, un’intesa con la Fao per una stretta collaborazione e la creazione di tavoli tecnici su fronti prioritari: la malnutrizione, dall’obesità alle malattie croniche non trasmissibili; al benessere animale e il contrasto delle malattie veterinarie; la resistenza agli antibiotici; la campagna per promuovere l’allattamento al seno in difesa della salute dei bambini e in aiuto alle esigenze delle donne; la difesa della dieta mediterranea contro i regimi alimentari sbilanciati (alimenti fritti, grassi e salati). Obiettivo nostro e della Fao: non disperdere l’eredità di Expo. Ecco la grandezza di Expo, che già sta producendo nuovi frutti.
Beatrice Lorenzin