“Questa legge di stabilità non contiene automatismi sui ticket né obbliga in alcun modo le Regioni ad aumentarli, visto che per la sanità viene salvaguardata la possibilità di incrementare le aliquote Irap ed Irpef da parte delle amministrazioni in deficit. Questo è un dato di fatto. Non capisco la polemica da parte di Zaia: se come lui stesso afferma ad oggi il Veneto non rientra tra le Regioni con i conti in rosso, non vedo perché dovrebbe avere problemi nel 2016 con un incremento del Fondo sanitario nazionale di oltre 1 mld. E’ bene infatti ricordare che rispetto al 2015 lo stanziamento cresce, in un più generale contesto di abbassamento della pressione fiscale finalizzata al rilancio dell’economia e dei consumi interni”. Prosegue così il botta e risposta a distanza tra il responsabile sanità del Pd,
Federico Gelli, risponde al governatore veneto
Luca Zaia, che
ieri aveva attaccato la prossima legge di stabilità.
“Nella stabilità viene inoltre previsto un giro di vite per le amministrazioni in deficit che arriverà a coinvolgere, non solo le Regioni, ma anche le singole Aziende sanitarie e ospedaliere. Si avvia così un ampio e capillare disegno di riordino dei conti che dovrebbe essere accolto con favore da chi, come Zaia, ha sempre fatto di questi argomenti un proprio cavallo di battaglia”, conclude Gelli.