È iniziato ieri in Aula alla Camera il dibattito sul Ddl Conccorrenza e, da subito, si è accesa una polemica intorno alla mancata liberalizzazione dei farmaci con ricetta medica. Proprio su questo punto oggi il sottosegretario all’Economica,
Enrico Zanetti (Sc), in un’intervista a Repubblica ha riacceso il dibattito: “Un Governo che si mostra così determinato in altri campi non può avere nei confronti delle liberalizzazioni un atteggiamento remissivo rispetto alle resistenze corporative che hanno fortemente ridimensionato questo testo di legge”.
Zanetti ha così annunciato la presentazione di diversi emendamenti in Aula (la scadenza era stata fissata per questa mattina alle 9:30), concentrati soprattutto sulla “battaglia” per la liberalizzazione dei farmaci di Fascia C, “perché la consideriamo un importante cambio di passo, una questione simbolo”. Secondo il sottosegretario con una piena liberalizzazione di questi medicinali “gli utenti potrebbero risparmiare 500 mln l’anno”.
Su questo punto Zanetti ha esplicitato le posizioni emerse ieri in Aula, parlando di un possibile asse tra Scelta Civica, Movimento 5 stelle, Sinistra ecologia e libertà e un’ampia parte del Partito Democratico. “Anche se non è stato mai reso esplicito – ha detto – mi sembra ci sia invece un veto da parte di Ncd”. “Spero di essere smentito – ha concluso il sottosegretario – anche perché un Governo che giudica inaccettabili i veti della minoranza Pd non può farsi condizionare dai veti di altri partiti”.