A conclusione dell'esame del Documento di economia e finanza 2015, l'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato la risoluzione di maggioranza (
vedi testo) che impegna il Governo a utilizzare lo spazio di manovra sul raggiungimento del pareggio di bilancio per rafforzare l'implementazione delle riforme strutturali; a utilizzare la flessibilità, legata alle riforme, per neutralizzare le clausole di garanzia (aumenti Iva e accise) e ad assicurare riduzioni di spesa selettive; a rilanciare le aree sottoutilizzate; a sostenere gli investimenti degli enti locali, superando il patto di stabilità interno; a rivedere il sistema di tassazione locale sugli immobili; a valutare l'opportunità di mantenere gli sgravi per i nuovi contratti a tempo indeterminato e di introdurre, nella prossima legge di stabilità, elementi di flessibilità in materia previdenziale; a dare attuazione all'assegno e all'indennità di disoccupazione; a rivedere la normativa sugli appalti pubblici; a destinare ulteriori risorse all'edilizia scolastica, alla messa in sicurezza del territorio e all'efficientamento energetico.
E' stato, inoltre, approvatol'emendamento 5.1, a prima firma della presidente della commissione Igiene e Sanità,
Emilia Grazia De Biasi (Pd), che impegna il Governo, nell'ambito della revisione della spesa pubblica, a salvaguardare la qualità dei servizi e dell'assistenza sanitaria. Nel dettaglio, questo emendamento, che non modifica la parte sugli impegni, specifica meglio che la neutralizzazione delle clausole di salvaguardia deve "assicurare il mantenimento dei livelli e della qualità dell'assistenza sanitaria e sociale erogata ai cittadini e favorire una maggiore omogeneità nel territorio nazionale".