"Pur in assenza di documenti ufficiali, suscita perplessità la richiesta, da parte delle Regioni, di una rivisitazione - o forse meglio dire smantellamento - del fondo per i farmaci innovativi. Su quel fondo sono state vincolate risorse per curare 50.000 pazienti con epatite C con malattia avanzata attraverso l’acquisto dei nuovi farmaci salvavita recentemente approvati ed altri di prossima approvazione. Quel fondo, non solo non deve essere toccato ma, anzi, rifinanziato anche in prospettiva dell’introduzione di nuove farmaci innovativi". Così l’Associazione Epac onlus ha espresso la sua "forte preoccupazione" per le anticipazioni riportate dagli organi di stampa, circa gli esiti della Conferenza Stato-Regioni del 15 aprile.
L'Associazione a tutela e nell’interesse dei pazienti ha chiesto a gran voce un piano di investimento per i prossimi 5 anni che possa garantire l’accesso a tutti pazienti con epatite C al fine di cancellare definitivamente questa patologia dal nostro paese: "Il fondo per i farmaci innovati può essere uno strumento prezioso per raggiungere questo incredibile e ambizioso obiettivo".
Ivan Gardini, Presidente di Epac Onlus, ha dichiarato: “Attendiamo con impazienza il provvedimento attuativo, da parte dei Ministeri dell’Economia e della Salute, che consenta l’effettiva ripartizione regionale delle risorse vincolate nel fondo dei farmaci innovativi, come previsto dal comma 594 della Legge di stabilità 2014-2015. Appare oggi assolutamente inopportuno, da parte delle Regioni, chiedere una eventuale rivisitazione del fondo, invece di avvalersi delle risorse in esso contenute per curare e tutelare i pazienti, incrementando la distribuzione in maniera capillare dei nuovi farmaci, registrati in Italia solo dopo lunga e proficua contrattazione con le aziende titolari dei brevetti. Auspico che il Ministro Lorenzin, da sempre al nostro fianco nella battaglia per l’accesso ai nuovi farmaci innovativi per la cura dell’epatite C impedisca lo smantellamento del fondo dei farmaci innovativi anche in sede di definizione delle misure di impatto per la farmaceutica, attualmente al vaglio del governo”.