Il senatore di Forza Italia
Andrea Mandelli ha depositato una interrogazione ai ministri della Salute e dell’Economia per conoscere quali iniziative stia mettendo in atto il Governo a fronte della segnalazione nei ritardi nella stampa dei bollini per le confezioni farmaceutiche indispensabili per la loro messa in commercio.
Ecco l’interrogazione:
MANDELLI - Ai Ministri della salute e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
da notizie di stampa si è appreso che, alla fine del 2014, l'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato ha deciso di trasferire all'interno dei propri stabilimenti la produzione di tutti i bollini da apporre sulle confezioni di medicinali prima della loro immissione in commercio, non rivolgendosi più a fornitori esterni ed acquistando le nuove macchine da stampa per le maggiori necessità produttive;
sembrerebbe che un considerevole ritardo sia già stato accumulato e che sarebbero circa 70 milioni le confezioni di farmaci in attesa di bolli natura;
le ultime bobine pervenute allo stabilimento di Foggia dell'Istituto poligrafico risultano difettose e sarà, dunque, impossibile utilizzarle per procedere alla stampa dei bollini da apporre sulle confezioni;
considerato che:
diverse aziende farmaceutiche hanno segnalato seri problemi sulla fornitura dei bollini e tale situazione potrebbe determinare, con ogni probabilità, episodi di carenza o di difficile reperibilità di medicinali di fondamentale importanza per la popolazione, tra cui anche farmaci salvavita;
l'Istituto poligrafico dello Stato si è impegnato pubblicamente a risolvere tali difficoltà nella prima metà di aprile, almeno per i medicinali di particolare urgenza;
si potrebbero verificare gravi rischi per la salute pubblica in ragione dell'impossibilità per i pazienti di accedere ai farmaci necessari alla cura delle proprie patologie,
si chiede di sapere quali iniziative urgenti di propria competenza i Ministri in indirizzo intendano porre in essere per ripristinare una situazione di regolarità nella fornitura dei bollini per i medicinali ed evitare pericolosi stati di carenza di farmaci, anche salvavita, all'interno del territorio nazionale.