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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Governo e Parlamento

Federalismo municipale: commissione respinge

immagine 3 febbraio - In commissione bicamerale il tanto atteso voto sul decreto per la fiscalità municipale finisce in parità: 15 voti a favore e 15 contrari. Secondo il regolamento della bicamerale, il decreto dunque è respinto, almeno all’interno della commissione. Ora l’attenzione è tutta sulla Lega vera incognita di questa delicata fase politica. Nei giorni scorsi, infatti, aveva fatto sapere che senza il sì in commissione avrebbe scelto la strada del voto anticipato. 
15 voti favorevoli della maggioranza contro15 contrari dell’opposizione (Terzo polo, Pd e Idv). Questo il risultato del voto al parere del relatore sul decreto per la fiscalità municipale, in altre parole il federalismo municipale, almeno in commissione bicamerale, è stato respinto. Recita infatti l’articolo 7 del regolamento della Commissione che “Le deliberazioni della commissioni sono adottate a maggioranza dei presenti, considerando presenti coloro che esprimono voto favorevole o contrario. In caso di parità di voti, la proposta si intende respinta”.
 
Il lavoro del governo che fino all’ultimo ha cercato di scongiurare questo risultato, modificando il testo più volte, è stato dunque inutile. Ma questo forse lo si poteva intuire già da stamattina quando Mario Baldassarri, senatore di Fli su cui puntava la maggioranza, pare abbia pronunciato queste parole: “La mia valutazione del provvedimento non può essere positiva”.
 
Ora è in corso un vertice tra gli esponenti in commissione della Lega e del Pdl. Presenti anche Enrico La Loggia, Umberto Bossi oltre ai ministri Roberto Calderoli e Giulio Tremonti.
La maggioranza, almeno a parole, sembra comunque tranquilla. Il Pdl rilancia e conferma l’intenzione di portare comunque il testo in Aula, senza tener conto del risultato del voto.
“È solo un parere consultivo, il governo può tranquillamente andare avanti con il decreto sul federalismo”, ha riferito il vicepresidente della Camera Antonio Leone (Pdl).
 
Naturalmente di segno contrario il giudizio delle opposizioni, Pd in testa. “Si tratta di una doppia bocciatura, sia di natura politica che nel merito del provvedimento. Il centrodestra e il governo traggano le conseguenze”, ha commentato Davide Zoggia, responsabile Enti locali dei democratici. 
3 febbraio 2011
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