Riso integrale con puntarelle, spinaci e zenzero, seguito da polpette di ceci, alici e limone. Poi è la volta delle cime di rapa con uvetta e pinoli e per concludere le arance rosse. È stato presentato a Roma, presso la mensa della Regione Lazio, il primo “F-Menù per la salute delle donne”, realizzato nell’ambito del progetto OKkio alla ristorazione, nell’ottica intersettoriale del programma “Guadagnare salute” del Ministero.
Saranno 4 gli F-menù - uno per ogni stagione - che verranno offerti all’utenza femminile presso le strutture di ristorazione collettiva coinvolte nel progetto.
“L’iniziativa – si legge sul sito del Ministero - vuole essere un’occasione per far riflettere le donne sull’importanza del prendersi cura di sé, per sé stesse e in considerazione del loro ruolo determinante per la salute delle generazioni future e, all’interno della famiglia, quali protagoniste della promozione di stili di vita corretti e salutari, a partire dall’alimentazione”.
I menù sono elaborati in modo da fornire un pasto equilibrato, contenente nutrienti utili e protettivi per la salute, senza dover rinunciare al gusto, con una particolare attenzione alle donne in età fertile e a quelle affette da celiachia.
Gli F-menù sono stati definiti tenendo conto di alcuni elementi fondamentali, quali la mediterraneità, il rispetto delle tradizioni culturali e culinarie, nell’ottica di una dieta sostenibile, la scelta accurata delle materie prime, il gusto. I menù sono ricchi di acido folico, a basso contenuto di grassi, privilegiando l’uso dell’olio extravergine di oliva, con poco sale iodato, ricchi di omega 3 e di fibra proveniente da cereali integrali, frutta e verdura.
Questo primo menù - invernale - così come gli altri che seguiranno, vuole essere un “esempio-modello” per gli chef della ristorazione collettiva: rispettando i dosaggi e i gruppi degli alimenti chiave utilizzati, gli chef delle mense che hanno aderito al progetto declineranno i menù nelle Regioni partecipanti, dando vita a nuove F-ricette. Sarà cura degli chef, infatti, adattare il menù tipo proposto, secondo la loro abilità ed esperienza, utilizzando le materie prime locali ed assicurando gli stessi principi nutritivi.