Il Dpcm per lo sblocco dei concorsi in sanità destinati al personale con contratto a tempo determinato del Ssn arriva sul tavolo della Conferenza Stato Regioni di domani 22 gennaio. L’ordine del giorno è stato integrato sul filo di lana e, come già preannunciato dal ministro Lorenzin prima di Natale. Un primo passo importante per sbloccare una delle più grandi criticità denunciate da medici&co.
Dpcm precari. Rispetto al precedente testo diramato dal ministro Lorenzin il 22 dicembre scorso, quello che andrà all'esame della Stato Regioni prevede piccole modifiche di dettaglio nel contenuto delle norme ma, da sottolineare, è invece la decisione emersa nel corso dell'incontro tecnico di martedì scorso
di posticipare al 31 dicembre 2018 (prima la scadenza era il 31 dicembre 2015) il limite per l'effettuazione dei concorsi riservati al personale del comparto sanità e a quello dell'area della dirigenza medica e del ruolo sanitario.
In particolare sono previste:
• procedure di reclutamento speciale transitorie (ma il periodo di riferimento viene spostato al triennio 2015- 2018 anziché il 2013-2016 come nella precedente stesura), destinate al personale in possesso di contratto di lavoro a tempo determinato in misura non superiore al 50 per cento delle risorse finanziarie disponibili per assunzioni a tempo indeterminato;
• procedure di reclutamento speciale per LSU e LPU;
• la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato;
• possibilità di partecipare alle procedure in questione per il personale dedicato alla ricerca in sanità e per il personale medico in servizio presso il pronto soccorso delle aziende sanitarie locali, con almeno 5 anni di prestazione continuativa, ancorché non in possesso della specializzazione.
Irccs e medicina penitenziaria. Ma non solo, domani dovrà ricevere il via libera anche lo schema di Decreto del Ministro della salute sulla documentazione necessaria al riconoscimento e alla conferma degli Irccs (
Vedi anticipazione su Quotidiano Sanità)
Mentre
in Conferenza Unificata approderà l’Intesa sulla proposta del Ministero della salute di deliberazione Cipe sul riparto per l'anno 2014 delle risorse finanziarie passate al Ssn per l’esercizio delle funzioni sanitarie afferenti alla medicina penitenziaria. Sul piatto 165,424 euro, somma che sarà ripartita tra le Regioni tenendo conto della presenza degli Opg e di Centri clinici nel territorio regionale e del numero di detenuti e dei minori a carico della Giustizia minorile nelle diverse regioni.