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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

Stabilità. De Biasi (PD): "La sanità è stata messa in sicurezza. Le Regioni siano responsabili con interventi mirati senza toccare i Lea"

di Giovanni Rodriquez
immagine 23 dicembre - All'indomani dell'approvazione definitiva della legge di stabilità parla la presidente della Commissione Sanità del Senato: "E' una buona legge se si tiene conto del momento difficile che sta attraversando il Paese, e quindi del limite di risorse disponibili". Tutto bene quindi? "No, qualche ombra c'è. Dalla questione precari ai danneggiati per emotrasfusioni e talidomide"
Nella serata di ieri è arrivato il via libera definitivo della Camera alla legge di Stabilità. Il provvedimento, al suo interno, contiene moltossime novità per il comparto sanità: dall'istituzione di un Fondo per i farmaci innovativi fino al registro dei donatori per l'eterologa. Ne abbiamo parlato oggi con la sematrice Emilia Grazia De Biasi (Pd), presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato.

Presidente De Biasi, qual è il suo giudizio su questa legge di stabilità?
E' una buona legge se si tiene conto del momento difficile che sta attraversando il Paese, e quindi del limite di risorse disponibili. Per la sanità, in particolare, viene messo in sicurezza il settore con la garanzia di un finaziamento adeguato e corrispondente a quello sancito dal Patto della Salute del luglio scorso. E poi va sottolineato anche il forte impegno sul fronte delle non autosufficienze con l'incremento del Fondo che ora arriva a 400 milioni di euro.

Sul Fondo per le non autosufficienze però in molti, tra questi in prima fila il M5S, dicono che l'incremento di 50 milioni non basta...
Si dovrebbe sempre fare di più, ovviamente a tutti noi piacerebbe aumentare ulteriormente le risorse destinate al sociale, bisogna però tenere sempre bene a mente la differenza tra realismo e velleitarismo delle proposte.

Tutto bene quindi? Nessuna "ombra" in questa legge di stabilità?
Sì, qualche ombra ancora c'è. Diciamo che restano in sospeso alcuni temi sui quali dovremmo tornare ad intervenire. Non siamo riusciti, ad esempio, a mettere la parola 'fine' sull'annosa questione degli indennizzi ai danneggiati da emotrasfusioni. Si è però registrato l'impegno del Governo a rimediare su questo dramma. Altra questione rimasta in sospeso è quella riguardante gli indennizzi per le persone vittime del talidomide. Anche su questo c'è pronto un Ddl alla Camera per porre rimedio.
Non siamo poi riusciti a sbloccare la questione relativa al personale e, in particolare, sono amareggiata per i medici fiscali. Per quanto riguarda il Pubblico Impiego andrebbe riconosciuto che la sanità non può essere paragonata ad un qualunque comparto della Pubblica Amministrazione. Abbiamo provato invano, anche con l'intervento diretto del ministro Lorenzin, ad intervenire per chiedere la stabilizzazione dei precari di Aifa e Istituto superiore di sanità. Mi auguro che, su questo punto, con la riforma degli Enti vigilati, si riesca a risolvere almeno parzialmente il problema. Infine, per il prossimo anno, dovremmo continuare a batterci per risolvere la questione legata agli specializzandi.

Cambiamo fronte. Cosa ha più aprrezzato in questa manovra?
Sono contentissima per l'istituzione di un Fondo per i farmaci innovativi. In questo modo le Regioni potranno erogare i nuovi costosissimi farmaci per l'Epatite C. La realizzazione di questo Fondo è di grande importanza, rappresenta appieno il concetto di universalismo: ora anche chi non ha i soldi per permettersi queste cure potrà avere accesso ai farmaci innovativi messi a carico del Ssn.

I tecnici del Servizio Bilancio della Camera hanno però espresso i loro dubbi su questo punto, sottolineando che il finanziamento per questo Fondo potrebbe essere insufficiente.
Magari non sarà del tutto sufficiente, ma questo non vuol dire nulla. E' giusto fare quel che si può ed è stato fondamentale istituire un Fondo di questo tipo di fronte alle richieste di tanti malati.

Torniamo alle 'luci' di questa stabilità.
Non posso non citare il registro dei donatori per l'eterologa. Con un costo minimo, si consentirà la tracciabilità dei donatori mantenendo il loro anonimato. Tutto questo è fondamentale per il rischio di possibili patologie genetiche. Con questo emendamento, inoltre, si mette in sicurezza la fecondazione eterologa ottemperando ad una sentenza della Corte costituzionale. Grazie al recepimento della Direttiva europea per garantire la qualità e la sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani, e con le linee guida del Ministero, si permette ora al Parlamento di proseguire i suoi lavori sulla legge 40. In tal senso, il Ddl di cui sono la prima firmataria, verrà incardinato alla ripresa dei lavori.
Possiamo poi proseguire con il finanziamento al Cnao. Erano presenti emendamenti di molti gruppi che sono stati tutti riuniti e presentati dal Relatore. In questo modo si è messo in sicurezza anche questo Centro specializzato per la cura di tumori molto rari. Siamo poi intervenuti per permettere la possibilità di personalizzare dispositivi medici per la terapia di alcune cronicità. Un altro intervento importante è stato quello rigurdante la fibrosi cistica, laddove si prevede un esame del fabbisogno per ogni Regione. Sulla ludopatia reputo importantissimi due elementi: viene inserito un finanziamento di 50 milioni di euro e, per la prima volta, quest'ultimo non viene indirizzato ad un generico contrasto del fenomeno, bensì si parla finalmente di una dipendenza patologica da gioco. La si riconosce dunque come una dipendenza al pari del fumo, dell'alcol o delle droghe. Gli interventi sul settore verranno poi completati con la prossima delega fiscale, con la quale si potrà fare il punto sul gioco a 360°, compreso il gioco online che si sta configurando sempre più come un grande pericolo.
Infine, nella parte relativa all'attuazione del Patto per la salute, si è sottolineato il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari.

Quanto, invece, alle polemiche sul taglio di 4 mld alle Regioni? Crede anche lei che, come da loro denunciato, saranno costrette ad intervenire sui Lea per ottenere risparmi di quell'importo?
Assolutamente no. Con questa manovra non si è voluti intervenire dall'alto. Richiamando, però, ad una presa di responsabilità da parte delle singole Regioni. Tutti sono chiamati a risparmiare. Bisogna evidenziare come, in un contesto di complessiva revisione della spesa da parte dello Stato, nella stabilità si scrive che i risparmi ottenuti dalle Regioni potranno rimanere nel comparto ed essere qui reinvestiti, senza dimenticare che il Fondo sanitario nazionale viene anche aumentato. Insomma, penso che lo Stato abbia fatto un grande sforzo.

Chiusa la partita della Stabilità, quali saranno le prossime tappe alla ripresa dei lavori parlamentari?
Ci aspetta un gennaio denso di impegni. Le prossime tappe saranno: il Ddl professioni, il Ddl sullo screening neonatale, il Ddl sulla donazione del cordone ombelicale e la prima legge italiana sull'autismo.
 
Giovanni Rodriquez
23 dicembre 2014
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