Nella giornata di ieri la commissione Bilancio della Camera, dopo
il via libera all'emendamento governativo sull'emergenza Ebola in Italia, ha approvato diversi emendamenti riguardanti materie sanitarie. Ben quattro di questi, presentati a prima firma da Di Lello, Corsaro, Ferrari e Bernardo hanno disposto l'abrogazione di quanto previsto dalla legge n. 27/2012 in materia di
età pensionabile dei farmacisti: si propone quindi di far venire meno il limite d'età a 65 anni per i titolari di farmacie private.
Altre due proposte emendative hanno riguardato le tariffe a carico delle aziende titolari per il rilascio dei provvedimenti di rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio dei
medicinali omeopatici, fissandole in 88 euro per i medicinali unitari, indipendentemente dalle diluizioni e dalla forma farmaceutica, e in 1.200 euro per i medicinali complessi, sempre indipendentemente dal numero dei componenti e dalla forma farmaceutica. Entro il 31 marzo 2015, spetterà all'Aifa individuare, con proprio provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, la documentazione necessaria per il rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio di questi medicinali.
E' stata poi approvata una proposta emendativa presentata dal M5S che, al fine della razionalizzazione, distribuzione e contenimento della spesa farmaceutica, incarica Ministero della Salute e Mef di emanare un decreto per determinare le modalità per la
produzione e distribuzione dei farmaci anche in forma di monodose.
Infine, è arrivato l'ok a due emendamenti sulla
ludopatia, presentati a prima firma da Binetti e Saltamartini, che destinano 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 alla sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia, mediante l'adozione di software che consentano al giocatore di monitorare il proprio comportamento generando conseguentemente appositi messaggi di allerta.
L'esame del ddl in Aula a Montecitorio avrà inizio domani e dovrebbe terminare entro domenica. Il governo, come annunciato ieri il ministro dei Rapporti con il Parlamento,
Maria Elena Boschi, porrà la questione di fiducia. Il provvedimento dovrà poi passare al Senato ed essere approvato in via definitiva entro il prossimo 31 dicembre.
Giovanni Rodriquez