“Le Regioni possono trovare misure alternative prima di tagliare sulla sanità”. Il ministro della salute
Beatrice Lorenzin, ospite della trasmissione
Otto e Mezzo, fornisce un input operativo ai governatori che negli ultimi giorni avevano paventato consistenti tagli al comparto sanitario come effetto della spending review prevista dalla Legge di Stabilità. Un ragionamento che si fonda su un assunto incontrovertibile, sottolinea il ministro. “Il Fondo sanitario è bloccato, quindi le Regioni non possono distogliere alcuna risorsa da esso”.
L’impostazione dovrà invece essere strutturale “e cioè bisognerà lavorare per incidere sui processi, perché è in questo modo che si potranno generare risparmi. Seguendo questa rotta, i margini di recupero in termini di efficienza sono enormi”. E la dinamica degli interventi “non è incentrata sui tagli lineari come in passato, ma su precise direttrici come le centrali uniche di acquisto per beni e servizi, che possono consentire di drenare risorse da reinvestire all’interno del sistema stesso. E mi riferisco in particolare ad ambiti come la gestione dei rifiuti ospedalieri”. Nel complesso il ministro non condivide quindi il pessimismo che ha caratterizzato molte valutazioni degli ultimi giorni, perché la base da cui si partire fornisce garanzie importanti. “Possiamo contare su una certezza di budget per tre anni e tra 2014 e 2016 disponiamo di 5 miliardi in più sul Fondo rispetto al passato”.
Gennaro Barbieri