QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024
Governo e Parlamento
Dl Pa. Il Senato vota la fiducia. Il decreto, che scade il 23, torna alla Camera
5 agosto - Palazzo Madama con 160 sì e 106 no ha votato la fiducia posta dal Governo sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del Dl Pa, nella versione modificata ieri dalla commissione Affari Costituzionali del Senato che riporta il tetto del pensionamento a 70 anni per gli universitari e a 65 per i medici pubblici.
Oggi l’Aula del Senato ha votato la fiducia posta dal Governo sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del Dl Pa. Dunque il testo, a seguito delle modifiche votate ieri
in Commissione Affari Costituzionali, dovrà tornare alla Camera per il via libera definitivo che dovrà avvenire entro il 23 agosto, data di scadenza del decreto.
Tra le modifiche votate ieri ce n’è una che riguarda la sanità. In particolare si tratta dell’approvazione dell’emendamento, presentato dal Governo, che elimina il comma 5 dell'art. 1 modificando di fatto, il tetto del pensionamento a 70 anni per gli universitari e a 65 per i medici pubblici, eliminando il pensionamento d'ufficio per i primari così come era previsto dal precedente comma 5 del decreto.
La votazione della questione di fiducia, 160 sono stati i sì e 106 invece i no, è avvenuta tra le polemiche delle opposizioni in particolare del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia, di Sel, da parte del Gruppo Misto e di Gal. Le opposizioni hanno criticato l’ennesimo ricorso alla questione di fiducia in pochi mesi.
in Commissione Affari Costituzionali, dovrà tornare alla Camera per il via libera definitivo che dovrà avvenire entro il 23 agosto, data di scadenza del decreto.
Tra le modifiche votate ieri ce n’è una che riguarda la sanità. In particolare si tratta dell’approvazione dell’emendamento, presentato dal Governo, che elimina il comma 5 dell'art. 1 modificando di fatto, il tetto del pensionamento a 70 anni per gli universitari e a 65 per i medici pubblici, eliminando il pensionamento d'ufficio per i primari così come era previsto dal precedente comma 5 del decreto.
La votazione della questione di fiducia, 160 sono stati i sì e 106 invece i no, è avvenuta tra le polemiche delle opposizioni in particolare del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia, di Sel, da parte del Gruppo Misto e di Gal. Le opposizioni hanno criticato l’ennesimo ricorso alla questione di fiducia in pochi mesi.
5 agosto 2014
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