Sono ormai alle fasi conclusive gli incontri, presso il Ministero, per definire il Patto per la Salute. “Stamane abbiamo definito gli ultimi dettagli riguardanti la farmaceutica e i dispositivi medici – ha spiegato
Luca Coletto, assessore alla Sanità in Veneto – Tutto procede al meglio e come previsto, contiamo di chiudere entro domani a pranzo”.
Gli assessori, durante la pausa, mostrano volti ben più rilassati rispetto ai giorni scorsi: il traguardo è vicinissimo, la parte più ingombrante del lavoro è stata già affrontata e il tanto agognato Patto ha ormai una sua configurazione. “Dobbiamo rifinire e limare gli ultimissimi passaggi – ha aggiunto Coletto – ma anche la parte sulla farmaceutica, su cui ci siamo concentrati questa settimana, ha la sua fisionomia. L’armonia tra i partecipanti ai tavoli ha regnato sovrana e questo ci ha consentito di procedere nel migliore dei modi”.
In serata, al termine del tavolo odierno presso il ministero della Salute, l'assessore per la Salute della Regione Toscana,
Luigi Marroni, ha confermato che i risparmi garantiti dal Patto per la Salute resteranno all'interno del settore. "Sono invece ancora in discussione le questioni riguardanti la possibilità di assegnare incarichi direttivi anche ai medici non specializzati e la norma sull'intramoenia per la quale si ribadisce la necessità di immediata applicazione per rientrare nel regime ordinario", ha spiegato Marroni.
L'assessore toscano ha invece smentito le indiscrezioni circolate in questi giorni circa l'inserimento nel Patto per la Salute di una norma sulla decadenza dei direttori generali di strutture che non garantiscono l'erogazione dei Lea. Infine, è stato l'inserimento nel Patto dello standard ospedaliero di 3,7 posti letto per mille abitanti.
Domattina si terrà l'ultimo incontro al ministero della Salute, durante il quale il testo fin qui delineato verrà presentato ai rappresentanti delle Regioni che in questi giorni non hanno presenziato ai lavori.