"Eppure, sul fatto che la formazione medica dovesse mantenere standard qualitativi elevati e sulla necessità che restasse prioritariamente di pertinenza delle Università credevamo diesserci già chiariti. Eppure con la legge Carrozza era stata ribadita la necessità di una rete tra Università ed Ospedale per consentire ai nostri giovani medici una formazione competitiva a livello europeo. Come se nulla fosse stato e proprio ora che il governo ha trovate le risorse per i contratti di formazione specialistica, l’Anaao-Assomed torna a proporre un contratto di formazione lavoro, al solo scopo di coprire le carenze di organico e con il rischio di abbassare notevolmente la qualità formativa dei camici bianchi e con essa quella del servizio sanitario nazionale". Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati
Gian Luigi Gigli (Pi) e
Raffaele Calabrò (Ncd), commentando quanto affermato dal Presidente
Costantino Troise nella sua relazione introduttiva al 23° Congresso di Anaao-Assomed.
"Occorre certamente un confronto tra tutti gli attori del sistema per trovare, anche nell’ambito del Patto Salute, soluzioni ottimali per ridurre le carenze di personale prodotte dai dissesti delle regioni e dal blocco del turn over negli ospedali. La soluzione tuttavia non può consistere nell'utilizzare i futuri specialisti come tappabuchi. La proposta ANAAO-ASSOMED, così come formulata da Troise, al pari di quella che vorrebbe ridurre per alcunediscipline la durata della formazione,con la creazione di medici di categoria A e B, non può che essere rispedita al mittente", concludono i due deputati, componenti della Commissione Affari sociali