""Sulle competenze relative all’indennizzo delle vittime da sangue infetto il Governo è stato assolutamente evasivo. Nel rimpallo di competenze tra Stato e Regioni, sostanzialmente l’esecutivo dichiara di lavarsene le mani”. Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali commentando la risposta data ieri del Governo al question time in sede referente sugli indennizzi per le vittime da sangue infetto.
“Ricordiamo che, a seguito della devolution, le domande di indennizzo vanno inoltrate alle regioni. Queste ultime, il 10 aprile scorso, hanno chiesto la convocazione, entro il mese di maggio, di una riunione straordinaria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome alla quale siano presenti i ministri competenti in materia. In mancanza di un accordo, le Regioni hanno fatto sapere che interromperanno il pagamento degli indennizzi, a partire dal 1 luglio, e provvederanno ad adire le vie legali per ottenere la restituzione delle somme anticipate a titolo di pagamento degli indennizzi. Si tratta dunque di una situazione di estrema gravità e urgenza rispetto alla quale il Governo avrebbe il dovere di fare chiarezza".
La risposta ricevuta dal sottosegretario alla Sanità,
Vito De Filippo, secondo i deputati 5 Stelle "è stata assolutamente insufficiente e indisponente, dal momento che l’esecutivo afferma che, trattandosi di funzioni oramai conferite alle Regioni, queste ultime dovrebbero assumersi la responsabilità amministrativa e farsi carico degli oneri, dovrà essere quindi cura delle regioni reperire nell’ambito dei propri bilanci le risorse finanziarie necessarie per garantire l’erogazione degli indennizzi".
"In sostanza - concludono i deputati del M5S - se ne sta lavando le mani e questo fatto è inaccettabile. Lo Stato, unico vero responsabile in questa drammatica storia, non può pretendere che a farsi carico del problema siano le Regioni. Ci sono migliaia di persone che sono state vittime di errori altrui ed è dovere di un Paese civile far sentire loro la vicinanza delle istituzioni”.