Trasferire in altre sedi i detenuti impropriamente presenti negli Opg, bloccare ulteriori invii e spostare gli internati nelle proprie strutture di riferimento regionali. Velocizzare le procedure di approvazione e assegnazione dei finanziamenti sia per quanto riguarda la spesa corrente sia quella per gli investimenti. Attivare una regia politica per monitorare i tempi di attuazione. Infine conferire subito ai presidenti delle Regioni poteri commissariali per velocizzare le procedure ex articolo 20.
Sono queste le misure considerate dalle Regioni necessarie per facilitare la tempistica prevista per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Misure contenute nelle osservazioni inviate alla Conferenza Stato e Regioni che sarà chiamata ad esprimere il proprio parere al Decreto-legge “superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari” domani all'esame dell’Aula di Palazzo Madama,
Il decreto, lo ricordiamo, oltre a prorogare al 31 marzo 2015 il termine ultimo per la loro definitiva cancellazione, detta norme stringenti per evitare ulteriori slittamenti e inadempienze e stabilisce un monitoraggio costante degli interventi regionali per assicurare il rispetto della nuova data e anche l’intervento diretto del Governo qualora le Regioni non dovessero rispettare i tempi.
Ma non solo, in aggiunta alla precedente normativa prevede il dovere del giudice di verificare se nei confronti dell’infermo di mente è possibile l’adozione di una misura di sicurezza diversa dal ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario, idonea ad assicuragli cure adeguate e a far fronte alla sua pericolosità sociale.
E proprio rispetto ai tempi, le Regioni si impegnano a mettere in atto tutte le misure possibili per il raggiungimento degli obiettivi ed in particolare a predisporre programmi individualizzati, con vari livelli di intensità e di necessità di protezione, da presentare alla magistratura.
In allegato
la documentazione relativa all’applicazione del Dl - contesto e obiettivi, modalità attuative e costi - trasmessi alla Conferenza Stato e Regioni.