“Non può esserci salute senza infermieri. Perciò il Governo giochi subito tre carte: sblocco del turn over, adeguamento degli organici, sviluppo della sanità territoriale”. Lo ha ripetuto il vicepresidente della Federazione dei Collegi infermieristici Ipasvi e presidente del Collegio Ipasvi di Roma,
Gennaro Rocco, intervenendo agli Stati Generali della Salute, la manifestazione promossa dal ministero della Salute e conclusasi nel pomeriggio di ieri a Roma.
Nel corso della tavola rotonda sul ruolo e il futuro delle professioni sanitarie, il rappresentante degli infermieri ha insistito molto sull’evoluzione dei bisogni di cura e di assistenza legata all’invecchiamento della popolazione, con un numero crescente di pazienti affetti da multipatologie che necessitano di cure sempre più complesse. Rimarcando il ruolo “centrale ed esclusivo” dell’infermiere nella presa in carico della persona malata, Rocco ha chiesto al ministro Lorenzin di assumere “impegni precisi per un deciso cambio di passo del Governo sulla grave emergenza degli organici infermieristici”.
“Non è più rinviabile – ha affermato - il problema dei 70 mila infermieri che mancano nel nostro Paese rispetto alla media Ocse, mentre addirittura abbiamo 30 mila colleghi disoccupati. Accade non perché manchino le possibilità di lavoro per questi professionisti, di cui anzi ci sarebbe un gran bisogno, ma per gli effetti di politiche miopi troppo concentrate sul taglio dei costi. Serve invece un piano di riorganizzazione serio delle cure e dell’assistenza sul territorio capace di abbattere il ricorso improprio dei cittadini in ospedale che oggi aumenta enormemente i costi. E senza infermieri questo non si può fare”, ha concluso Rocco.