Mettere in atto, di concerto con la Regione Lazio, le procedure utili per estendere il numero di posti letto dell’ospedale Grassi di Ostia e valutare l’opportunità di istituire in tutte le Regioni le “Home in Hospital” per bambini in età pediatrica, in linea con la Dgr del Lazio n.87/2010 per le cure palliative pediatriche e nel quale sono previsti un centro di riferimento regionale ed otto posti letto di “Home in Hospital”.
È quanto hanno chiesto al ministro Lorenzin in un’interrogazione parlamentare i senatori di SEL
Massimo Cervellini, vicepresidente Commissione Lavori pubblici e
Alessia Petraglia dopo il caso di un neonato in stato vegetativo per gravissime lesioni cerebrali dovute al parto, attualmente ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma, sottoposto a tracheotomia e gastrostomia endoscopica percutanea, che tuttavia dovrà a breve essere riportato a casa.
“Ho presentato con la senatrice, un’interrogazione al ministro della Salute per riportare l’attenzione sull’importanza delle cure palliative rivolte ai minori – ha dichiarato in una nota Cervellini – si tratta di cure con specifiche peculiarità, che devono rispondere a bisogni delicatissimi: attualmente, in Italia, nella maggior parte dei casi, l’assistenza a questi pazienti è erogata in regime di ricovero ospedaliero, frequentemente in reparti intensivi. Presso l’Ospedale Grassi di Ostia è in atto un’esperienza di "Home in Hospital", unica in tutto il Lazio, curata dall’associazione "Piccoli guerrieri", per l’erogazione di cure palliative pediatriche a bambini con bisogni complessi. Sono stati attrezzati all’interno dell’ospedale quattro posti letto, in ambienti completamente indipendenti, con risultati estremamente soddisfacenti per i bambini e per le famiglie.
Tenuto conto che all’interno dell’Ospedale Grassi sono disponibili alcuni spazi liberi attigui alla Home in Hospital, i senatori hanno quindi chiesto al ministro di “mettere in atto, di concerto con la Regione Lazio, le procedure utili per estendere il numero di posti letto della struttura - scelta che permetterebbe di liberare quelli nelle terapie intensive, abbattendo i costi - e di valutare l’opportunità di istituire in tutte le Regioni Home in Hospital per bambini in età pediatrica, in linea con la DGR del Lazio n.87/2010 con la quale si è approvato il modello assistenziale delle cure palliative pediatriche e nel quale sono previsti un centro di riferimento regionale ed otto posti letto di Home in Hospital.
“Si tratta di un obiettivo importante, cui non possiamo restare insensibili – ha concluso Cervellini – anche perché il numero di minori eleggibili alle cure palliative è in incremento, grazie al progresso medico e tecnologico che permette la sopravvivenza di piccoli pazienti con gravissime patologie: inguaribili, ma, non per questo, incurabili”.