“Molti sono i fattori che incidono sulla salute fattori di ordine biologico, fattori di ordine socio-culturale (l’istruzione, le condizioni di lavoro, le situazioni abitative, la salubrità̀ dell’ambiente) e comportamenti individuali. Pur nella consapevolezza dello stretto intreccio di tutti questi fattori e della loro reciproca influenza, in questo documento il Cnb intende soffermarsi sull’ultimo fattore, mettendo in evidenza la responsabilità̀ di ciascuno verso la propria salute, come responsabilità̀ individuale e al tempo stesso collettiva”.
Lo si legge nel parere del Comitato nazionale per la Bioetica approvato lo scorso 28 febbraio e reso noto ieri sul sito del Governo.
Il parere coordinato dal professor
Silvio Garattini, direttore dell’Irccs M. Negri di Milano, prosegue precisando che “In condizioni di risorse limitate, il mantenimento di un efficiente servizio sanitario rivolto al maggior numero possibile di cittadini è interesse di ognuno e di tutti”.
“A partire da una sintetica descrizione della situazione attuale, il documento mette in luce la rilevanza e la connessione tra il diritto alla salute dei cittadini e il dovere di solidarietà̀ sociale.
Nel richiamare i diversi percorsi delle politiche socio-sanitarie, il Comitato sottolinea l’importanza di un’azione culturale ampia che metta in moto tutta la società̀ attraverso vari livelli di intervento: educativo (familiare e scolastico), sociale (informativo e formativo) e statale”.
Le raccomandazioni finali, conclude il parere “esplicitano alcuni suggerimenti finalizzati a trovare una efficace sinergia tra la responsabilità̀ degli individui per la propria salute e la responsabilità̀ dello Stato nella tutela della salute, riconosciuta come diritto fondamentale di ogni persona”.