“Le proposte per la revisione della spesa pubblica presentate dal Commissario Cottarelli sono motivo di stupore e di grande preoccupazione pur considerando le rassicurazioni del Primo ministro sulla volontà di mantenere inalterate le risorse per la Sanità". Lo afferma in una nota la senatrice
Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità del Senato.
"Stupore - sottolinea Dirindin - perché, nonostante l'audizione di Cottarelli in commissione Bilancio, il Parlamento apprende dai giornali i contenuti di importanti documenti, e non è peraltro la prima volta. Ma ben più rilevante è la preoccupazione per il merito delle proposte: l’analisi stima una maggiore spesa della sanità pubblica italiana, rispetto a un non ben precisato benchmark europeo, di 1,79 punti percentuali di Pil, circa 28 miliardi di euro. Un vero paradosso! E’ noto infatti che l’Italia ha una spesa nettamente inferiore,(e non superiore) alla media europea. E non pare intellettualmente onesto introdurre in una tabella statistica (che dovrebbe limitarsi a illustrare i fatti) elementi di correzione tanto rilevanti da ribaltare completamente il giudizio sulla situazione italiana".
"Comunicare la metodologia utilizzata ed evitare ogni ambiguità nella presentazione dei risultati sono requisiti fondamentali di qualunque analisi, anche in tempi di semplificazioni. Francamente ci si aspettava un lavoro più accurato. Nel frattempo abbiamo provveduto a chiedere un aggiornamento all’Ocse sui dati di spesa dei diversi paesi europei", conclude la senatrice Dirindin.