Dopo gli annunci del
commissario alla spendin review Cottarelli e il
rischio paventato dallo stesso Ministero della Salute sul fatto che alcuni risparmi della spending sanitaria potessero non restare nel comparto il presidente del Consiglio
Matteo Renzi annuncia la svolta: “Non ci saranno interventi di riequilibro dalla sanità ad altri settori”. Con queste parole il premier ospite ieri sera di
Bruno Vespa a
Porta a Porta, ha gettato acqua sul fuoco dopo l’allarme tagli che ha messo in allerta il comparto, le
Regioni su tutte, vista la posta in palio (Fsn e Patto per la Salute).
Il Primo ministro ha specificato come sia il presidente della Conferenza della Regioni
Vasco Errani, che il ministro della Salute
Beatrice Lorenzin gli hanno fatto “notare che la Sanità è un settore in cui aumentando l’età media, deve aumentare necessariamente la spesa”.
Certo, per Renzi “sulla Sanità abbiamo dei margini di miglioramento, non raccontiamo che non è così. La spending review la facciamo, ma i soldi li lasciamo sulla Sanità”. E fa anche un esempio: “Quello che andiamo a levare, ad esempio con la riorganizzazione delle centrali di acquisto (vedi l’acquisto delle siringhe), lo rimetteremo ad esempio sull'Alzheimer”. E sulla Spending review Renzi poi ribadisce che sarà sotto la sua responsabilità: “sarà assegnata a Palazzo Chigi”.