Dopo un anno dal suo ingresso a Palazzo Madama tra le fila del Pd, la presidente dell'Ipasvi,
Annalisa Silvestro, si è detta "pronta" ad affrontare i nodi cruciali del settore che ora inizieranno ad essere discussi: dalla riforma degli Ordini alla responsabilità professionale. Dopo 12 mesi di "dura gavetta", all'inizio del quale si è riscontrata in Parlamento un'idea stereotipata della sanità e, più in generale, una scarsa attenzione al settore, Silvestro ha auspicato un inversione di tendenza con il Governo Renzi: "Nelle riunioni del Pd i responsabili per la sanità ci ascoltano con attenzione, prendono appunti, spero che questo possa poi tramutarsi in un impegno concreto".
Senatrice Silvestro, è passato un anno dal suo ingresso al Senato, può dirci che idea ha trovato al suo interno della sanità e più in particolare degli infermieri?
Innanzittutto, appena arrivata, ho avuto subito la sensazione che la sanità non fosse considerata una priorità. Poi ho capito che si ha, in generale, un'idea molto stereotipata del settore, molto lontana dalle problematiche reali. Per quanto riguarda gli infermieri, posso dire che i senatori erano a conoscenza della nostra esistenza, ma, battute a parte, sembra che parlare di sanità voglia dire solo parlare di medici.
E in questo anno è cambiato qualcosa?
La mia presenza, insieme a quella del senatore Bianco credo abbiano contribuito a riportare il tutto ad una dimensione più corretta e vicina alla realtà, alla quotidianità di queste professioni.
Quali sono i provvedimenti più importanti approvati nel corso dell'anno?
Diciamo che in quest'anno ci siamo prevalentamente mossi a seguito di decisioni prese dal Governo, spero che in questo senso le cose ora possano cambiare e il Parlamento possa riprendere ad avere un ruolo più centrale. I temi importanti per la sanità si giocheranno ora, nel corso di quest'anno, si parlerà della riforma degli Ordini, della trasformazione dei Collegi in Ordini, della responsabilità professionale.
Che idea si è fatta del Governo Letta?
Diciamo che stava man mano perdendo la sua spinta propulsiva. Sulla sanità, poi, non c'è mai stata grande attenzione, il ministro Lorenzin ha dovuto più volte sbattere i pugni per farsi sentire.
E ora con Renzi?
Ora spero che le cose possano andare diversamente, che si possa cambiare rotta.
Dopo queste prime settimane, pensa che queste speranze possano poi essere suffragate dai fatti?
Spero di sì. Nelle riunioni del Pd con i responsabili per la sanità li vedo sempre molto attenti, ci ascoltano, prendono appunti. Speriamo che tutto questo poi possa trovare un riscontro concreto nell'azione di governo.
Giovanni Rodriquez