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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Governo e Parlamento

Legge di stabilità: ancora troppi emendamenti. Commissione prende tempo. Spunta ipotesi fiducia "politica"

immagine 20 novembre - Alla Bilancio si sta lavorando per sciogliere gli ultimi nodi sulla legge di stabilità. Intanto il governo pensa alla fiducia in modo da votare la stabilità in anticipo rispetto al giorno in cui il Senato voterà sulla decadenza di Berlusconi. Questo eviterebbe il rischio che Forza Italia rompa sull’ex finanziaria.
Per la Commissione Bilancio 548 emendamenti alla legge di stabilità sono ancora troppi, considerato che i relatori puntano a non superare le 150 richieste di modifica. I due partiti che resistono alla scrematura e che mantengono il più elevato numero di emendamenti sono il Pd con 179 proposte e Forza Italia con 115.
 
Questa mattina in Commissione Bilancio del Senato si è deciso di aggiornare la seduta per le 16.00 in modo da consentire a relatori e governo di trovare gli accordi definitivi sui nodi da sciogliere necessari per la presentazione degli emendamenti.
 
Il presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini (Ncd), ha chiesto che gli emendamenti dell’esecutivo siano presentati entro le 16.00, anche se la Commissione, alla ripresa dei lavori, inizierà a discutere di come affrontare l'emergenza calamità. Circostanza che permetterà di fare slittare ulteriormente le operazioni di voto sui temi caldi che avrebbero dovuto cominciare questa mattina.
 
L'ipotesi della fiducia è nata anche dai dubbi sulla posizione politica che assumerà da qui alle prossime settimane il ri-nato partito di Forza Italia. Insomma ci si se i berlusconiani siano da considerare maggioranza o opposizione. In commissione, ha riferito il sottosegretario Simona Vicari (Ncd), Fi si è mostrata ''apparentemente collaborativa''.
 
In questa ottica va vista l'ipotesi di fiducia che il governo porrebbe in Aula sul testo approvato dalla commissione Bilancio. Questo permetterebbe di votare la legge di Stabilità prima del 27 novembre, giorno in cui il Senato voterà sulla decadenza di Berlusconi, e spingerebbe Forza Italia a rompere prima di quella data, e per di più su un provvedimento che Ncd è riuscito a migliorare sul tema della casa, caro a Forza Italia.
20 novembre 2013
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