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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Governo e Parlamento

Fazio, ecco le mie priorità. E sul metodo Zamboni dico: “dobbiamo andare a vedere bene”

immagine 19 ottobre - In un’intervista al Quotidiano nazionale, il ministro della Salute tocca tutti i punti dell’agenda sanitaria del Governo. Sicurezza delle cure, intramoenia, nuove farmacie, influenza, liste d’attesa. Ma c'è spazio anche per l’ultimo caso esploso attorno al metodo lanciato dal medico ferrarese per curare la sclerosi multipla.
“Prima di dare speranze ai malati dobbiamo andare a vedere bene”, è cauto il ministro della Salute Ferruccio Fazio sul “caso” Zamboni. E l’occasione per tornere sull’importanza di attendere comunque le conferme scientifiche al metodo studiato dal professore di Ferrara per la cura della sclerosi multipla, è stata l’intervista rilasciata ieri al Quotidiano nazionale (Giorno, Nazione, Resto del Carlino), dove ha sottolineato che “due giorni fa c’è stata una riunione del Consiglio superiore di sanità dedicata a questo tema”, nella quale “è stato ribadito che per l’associazione tra CCSVI e la sclerosi occorrono ancora dimostrazioni”. Ma, “mi hanno fatto molto piacere le dichiarazioni del dottor Zamboni estremamente serie e responsabili”.
Ma non solo di Zamboni si è parlato nella lunga conversazione pubblicata dal quotidiano. Sicurezza delle cure, a partire dalla sala parto. Riduzione dei cesarei. Governo del rischio clinico per stoppare l’americanizzazione del contenzioso tra medici e pazienti. Stretta all’intramoenia e alle liste d’attesa. Nuovi servizi in farmacia e influenza. Questi i temi trattati, indicando a uno ad uno i provvedimenti messi in atto per mettere in sicurezza il Ssn.
Al primo posto la risposta all’emergenza “parto” attraverso apposite linee guida per i cesarei e la creazione di un tavolo sulla formazione specialistica per gli ostetrici, i neonatologi e gli anestesisti che intervengono sul parto indolore.
Poi la necessità di governare il rischio clinico per il quale Fazio ha ricordato l’apposito ddl in discussione al Senato utile a stoppare la crescita continua del contenzioso medico-legale con regole chiare su come gestire in modo uniforme tariffe e franchige delle assicurazioni, favorendo comunque la possibilità di chiudere il contenzioso in via extragiudiziale entro 90 giorni. Ma anche creando equipe di esperti in ogni ospedale ridefinendo procedure e metodi di risk management.
Anche l’intramoenia è al centro delle attività del ministro che nell’intervista ribadisce che “la legge esiste, magari qualche volta non viene applicata”. E in ogni caso “pensiamo di legare l’attività extraospedaliera non più solo al numero di ore ma anche al volume delle prestazioni e dei carichi di lavoro”. Novità che “potranno facilitare lo snellimento delle liste d’attesa” per le quali è stato comunque predisposto un piano ad hoc all’esame della Conferenza Stato Regioni che divide i pazienti in tre categorie: quelli con urgenze da risolvere entro 72 ore, quelli con necessità di assistenza cui rispondere entro 10 giorni e poi quelli per i quali si possono programmare le prestazioni entro un massimo di 30 giorni di attesa. Per malati di cancro e cardiologici previsti invece “percorsi specifici”.
Un’altra innovazione verrà sul fronte delle farmacie per le quali – ha ricordato il ministro – sono già all’esame della Stato Regioni i primi tre decreti attuativi della farmacia di servizio. E infine l’influenza, che sarà affrontata con l’abituale attenzione con la novità di un unico vaccino che coprirà sia la stagionale che il ceppo dell’ AH1N1.

 
 
19 ottobre 2010
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