Intervenuta in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama per la conclusione dell’audizione sulle linee programmatiche del suo ministero,
Beatrice Lorenzin ha sottolineato la copertura dei 2 miliardi di ticket previsti per il 2014 arriverà “con la legge di bilancio” ma “non ci saranno nuovi tagli lineari”. La ministra ha poi spiegato che “la copertura c’è, bisogna essere molto responsabili e recuperare là dove ci sono margini di sprechi”. La questione ticket è stata “la prima” che Lorenzin si è trovata ad affrontare con il responsabile dell’Economia Saccomanni “ne abbiamo parlato e riparlato, anche nei giorni scorsi e Saccomanni è consapevole che non si possono fare tagli lineari per quei due miliardi".
Comunque, dopo che il Def ha preso atto della cancellazione della misura sui ticket per effetto della pronuncia della Corte Costituzionale, “analogo adeguamento sarà operato con la prossima legge di bilancio 2014”. Lorenzin ha anche ribadito che in generale il mondo della sanità “non è più in grado di sopportare altri tagli lineari. La spesa sanitaria - ha ricordato - è già stata aggredita e oggi va resa più efficiente: i margini di spreco ancora ci sono e sono enormi''. Ad esempio “si può recuperare moltissimo dalla centralizzazione degli acquisti, moltissimo anche da aspetti magari marginali per cura, dai pasti alla lavanderia, alla pulizia, tutto ciò che è accessorio, razionalizzando anche il modo di concepire alcuni interventi che vanno condivisi”. Si tratta insomma di fare non una “revisione ma una riconversione della spesa all'interno dello stesso ambito, attraverso una grande azione di governance".
Altri risparmi possono essere ottenuti mettendo a regime la sanità elettronica. Si possono infatti ottenere “7 miliardi di euro di risparmi diretti, che arrivano a 14 miliardi considerando anche quelli indiretti”'. Il ministro ha spiegato che “le cifre ricavate poi si possono reinvestire in sanità”. Sull’agenda digitale Lorenzin ha ricordato di aver preso un impegno e di aver “chiesto alla dirigenza di lavorare insieme alla nuova Agenzia digitale per raggiungere nel tempo più rapido possibile questo risultato, tenendo conto che per legge abbiamo tempo fino al 31 dicembre 2014” per implementare l’attuazione delle norme sul fascicolo elettronico. Bisognerà “mettere in rete tutto il sistema, non solo informatizzando i dati, ma anche facendo parlare tutti con lo stesso linguaggio informatico, perché oggi ci sono problemi anche tra Asl e Asl, e spesso anche all'interno degli ospedali tra i reparti”.
Il ministro ha poi affrontato la questione del Patto per la salute nel quale ha riconosciuto “verranno giocate molte partite”, una di queste riguarda “le Regioni alle prese con i piani di rientro, che in futuro potrebbero chiamarsi piani di rilancio. Quasi tutte le Regioni hanno portato a compimento i loro piani bisogna ora capire come uscire da quei piani e come evitare di rientrarci dopo pochi mesi”. Il Patto per la salute sarà l'occasione per parlare anche del blocco del turnover, “che in alcune realtà rappresenta un problema gigantesco che sta mettendo in ginocchio numerose attività ospedaliere”.
“Dalla fine del mese – comunque ha detto Lorenzin – ci sarà modo di consultare i 'bilanci Lea' di ospedali e ambulatori. Il ministero ha infatti realizzato una metodologia dal titolo 'Bilancio Lea' per fare una valutazione seria sugli esiti”.
“Voglio dare corso all’approvazione rapida del regolamento sulla copertura assicurativa”. Il ministro su questo punto ha fatto sapere ai membri della Commissione Sanità del Senato di aver avviato i lavori di un “gruppo tecnico al Ministero per definire i contenuti del regolamento. Poi sarà avviata una riflessione per considerare il tema della responsabilità e della colpa medica, per poi arrivare ad una proposta legislativa condivisa”.
Infine Lorenzin sui precari della Pubblica amministrazione ha detto di aver pronto piano “stiamo lavorando – sono state le sue parole – con il ministro D'Alia, abbiamo predisposto una soluzione condivisa, stiamo aspettando la 'bollinatura' e di vedere la sostenibilità finanziaria”. “Vogliamo trovare percorsi” di stabilizzazione “soprattutto per i precari della sanità, che già lavorano e mandano avanti di fatto le strutture ospedaliere”.