Le Commissioni permanenti di Camera e Senato sono state convocate per martedì 7 maggio per eleggere i rispettivi presidenti, vicepresidenti e i segretari in modo da poter cominciare a lavorare a pieno regime. A riferirlo i rispettivi siti web dei due rami del Parlamento. Sulla pagina del Senato si legge che “Entro lunedì 6 maggio, alle ore 19, i gruppi parlamentari dovranno presentare, qualora non lo abbiano già fatto, i nomi per le composizioni delle Commissioni permanenti, che sono convocate, ai sensi del regolamento, per il pomeriggio di martedì 7 maggio”.
In particolare, alla Camera la giunta per le autorizzazioni e quella delle elezioni sono convocate per le 13.30 del 7 maggio, le Commissioni dalla I alla VII si riuniscono alle 14.30, alle 15.30 quelle dall'VIII alla XIV. Al Senato, alle 15 si riuniranno le Commissioni permanenti dalla I alla VI, alle 16 dalla VII alla XIII. Alle 17 tocca invece la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.
Dunque l’ultimo tassello istituzionale sembra andare al suo posto e dopo la composizione del governo si passa alla composizione delle Commissioni ritenute, da Pd e Pdl, finora inconvocabili in mancanza di una chiara separazione tra maggioranza e minoranza.
La questione della composizione delle Commissioni è stata oggetto, nelle scorse settimane, di polemiche. In particolare M5S e Sel avevano chiesto di costituirle anche senza la presenza di un governo, scontrandosi però con il “no” di Pd e Pdl che preferivano aspettare la formazione dell’esecutivo in modo da avere chiaro il rapporto maggioranza-opposizione, ritenuto fondamentale in quanto la prassi prevede che le presidenze delle commissioni di garanzia ovvero Copasir, vigilanza Rai, Commissioni di inchiesta sul servizio sanitario nazionale, vadano assegnate ad esponenti dell'opposizione.
Potrebbero quindi spettare a quelle forze che non hanno votato la fiducia al governo Letta ovvero: Movimento cinque stelle, Sinistra ecologia e libertà, Lega nord e Fratelli d’italia.